giovedì 2 gennaio 2014

Lettiera eco per gatti: smaltimento easy e niente tosse.

Eccoci nel 2014. La nostra novità da circa due mesi è che abbiamo una MICIA!!! L'esordio è stato in leggera salita, chi scrive non ne aveva mai avuta una, e anche la scelta dei componenti per la sua toilette ha richiesto attenzione, in particolare la lettiera.  Abbiamo provato quella ai silicati che dovrebbe essere iperassorbente e durare 30 giorni, quelle basiche e meno care, quelle 'fai la palla'. I problemi della lettiera in casa in genere sono legati all'odore, allo smaltimento (umido, residuo secco, wc,...)  e alla polvere sollevata quando si rimuovono grumi e quant'altro. Personalmente quest'ultima mi ha causato tosse e fastidio al respiro, seppur lieve. Sono arrivata anche ad acquistare un sacco di pellet per evitare tale fastidio (non ancora utilizzato, lo regalerò). Abbiamo acquistato una lettiera fatta a casetta, che contiene molto bene polvere e sabbia e fortunatamente è stata subito di gradimento alla micia  (l'abbiamo conquistata con un bianco e rosa hello kitty...!). Poi finalmente il rimedio a polvere e smaltimento. Facendo la spesa al supermercato il Gigante è apparsa la lettiera greencat, fatta con gli scarti della lavorazione dell'orzo. Questa si smaltisce nel wc sciogliendosi meglio della carta igienica, ha un prezzo inferiore a quello delle lettiere ai silicati, assorbe bene gli odori e in quanto a polveri non dà alcun fastidio, somiglia infatti alla crusca e non si solleva più di tanto.

venerdì 29 marzo 2013

Uova scadute? Organizza uno Scusin !

Alla vigilia di Pasqua bisogna parlare di uova! In questi giorni l'Appennino festeggia riscoprendo il gioco dello Scusin. Si gioca in due. Ciascuno dei due contendenti scontra il proprio uovo sodo con quello dell'altro. Vince chi non rompe l'uovo, che conquista l'uovo battuto. Guardate qui che spasso.  E' un gioco antico, molto divertente, da organizzare in casa tutte le volte che nel frigo scopriamo una bella confezione di uova scadute da un po'.  E da proporre in occasione di compleanni, festicciole, etc etc. 

lunedì 25 febbraio 2013

Problemi a piegare magliette e camicie ?

 Guardate come potete crearvi lo strumento che vi aiuta nel farlo. Praticamente, un urawaza al quadrato!

mercoledì 19 dicembre 2012

Viva le mamme blogger: Le ricette di Pentolandia

Calo cronico di zuccheri e poco tempo per cucinare? Ecco la formula magica di Pentolandia: salame al cioccolato.
E' solo un piccolo assaggio del blog della mia amica Marika, che ha deciso di condividere in rete la sua grande passione.
E' un piacere riconoscersi anche come "mamme blogger" alle feste dell'asilo, tantopiù avendone testato personalmente i risultati.



mercoledì 3 ottobre 2012

Dall'orto sociale al social dell'orto: Grow the Planet

Ho appena scovato questo meraviglioso Social: Grow the Planet, dedicato alla cura dell'orto. Adesso adesso. Dateci un'occhiata, mi sono appena registrata e a dire il vero non potrei descriverlo al meglio ma...nei prossimi giorni o mesi vi terrò al corrente dei progressi del mio orto sul balcone, direttamente da lì!!!

martedì 17 luglio 2012

Capricci? La doccia li spazza via tutti!

La vedete? Potrebbe benissimo essere la foto della mia 'grande', scattata esattamente domenica, mentre, esasperata dai capricci veramente impossibili, l'ho messa sotto la doccia. L'espressione ci sta proprio tutta. E' stato...divertente, liberatorio  per tutte e due, anzi, per la precisione, per tutti e tre, visto che tra i renitenti alla doccia e a qualsiasi umana proposta della giornata c'era anche 'il piccolo'. Loro strillavano che non la volevano fare, e questo ha reso la battaglia ancora più avvincente. Ho vinto io, e alla fine erano tranquilli e soavi. Il caldo è pesante in questi giorni, e i conflitti possono aumentare. Meglio lasciare all'acqua il ruolo di paciere, anestetizzandoli con l'aroma del docciaschiuma profumato (questa volta confesso che avevo acquistato "Dolci Notti", affidandomi ciecamente al messaggio pubblicitario, capirete che qualche speranza effimera talvolta aiuta). Poi quando non la vogliono fare devo dire che si risparmiano tempo ed acqua perchè in 5 minuti me li ritrovo belli lindi senza barchette o bolle di sapone o giochi lunghissimi tipici di questi riti. 

mercoledì 11 luglio 2012

Le 100 cose da fare per essere un Eroe e sopravvivere sempre e ovunque

Ecco il libro che ho scoperto ieri, con tanto di indice (4,9 euro). E' stato un colpo di fulmine, anche ieri sera a casa ci siamo divertiti a leggere di come evitare gli ippopotami e come sopravvivere alle sabbie mobili. 
D'altra parte in mezzo a queste soluzioni di problemi abbastanza improbabili ci sono anche suggerimenti per affrontare il bullismo e anche un eventuale blocco dell'ascensore, da leggere in alternanza alle tecniche di costruzione dell'igloo e ai vari inconvenienti che capitano durante le spedizioni più ardite.
Insieme alla Stefi (che comunque è il top), questo libro è riuscito a far spegnere la tv, e questo è un potere non da poco. Potrebbe essere interessante trovare attività che convincano i fanciulli a spegnere lo scatolotto delle meraviglie, molto più interessante che imponendo regole rigide. Che facciamo, ci proviamo?(nuovo edc tag: meglio della tv...)

giovedì 5 luglio 2012

I sacchetti biodegradabili: peccato buttarli!

Evviva la raccolta dell'umido. Oggi posso dirlo, mentre solo l'anno scorso confessavo a BabyGreen di non riuscire a praticarla. Cosa è cambiato? E' successo che la nostra via è stata coinvolta in una raccolta differenziata ben organizzata, con tanto di operatori che hanno distribuito sacchetti per la raccolta di vetro, plastica e carta e il contenitore per l'umido. Conseguentemente al giro degli operatori, anche su richiesta degli abitanti,  sono stati adeguati i cassonetti di carta e plastica (mentre in precedenza il cassonetto della plastica non era presente e quello della carta era insufficiente). 
Il contenitore per i rifiuti organici,  caratterizzato da tanti forellini sul coperchio in modo da lasciare traspirare il contenuto, è davvero impareggiabile quanto a capacità di mantenere il rifiuto umido in condizioni decenti per diversi giorni, anche sul balcone con queste temperature. E così per noi non è di nessun peso raccogliere gli avanzi di cibo, anzi direi che è vantaggioso. Il primo motivo per cui è meglio separare l'umido dal secco è che senza i rifiuti organici anche il sacchettone del secco può esere smaltito quando è proprio pieno, senza cattivi odori o deterioramenti abbastanza molesti. E questo anche dal punto di vista dell'igiene è positivo. 
Il secondo vantaggio è che abbiamo finalmente scoperto il meraviglioso mondo del Mater-Bi. Premesso che i sacchetti riesco ad averli gratuitamente, in quanto il gestore dei rifiuti li mette a disposizione in diversi supermercati, essi possono essere usati in molti modi prima di raggiungere la destinazione finale.
Ad esempio ne faccio ampio uso per contenere le ciabatte dei bimbi nella borsa della piscina, o calze nelle valige, o qualsiasi altra attività che si possa svolgere con equivalenti non degradabili.

Ad esempio i sacchetti che si usano per conservare le verdure in frigorifero. Ho notato che conservando i cespi di insalata nel sacchetto biodegradabile, questi durano di più, rimanendo più asciutti.  
Questo mi ha anche fatto pensare a come certi sistemi rimangano ancorati a abitudini assurde: lo stesso supermercato - con tanto di intere linee di prodotti green, che pure è stato costretto ad abolire i sacchetti di plastica per contenere la spesa, mentre all'uscita distribuisce gratuitamente i sacchetti dell'umido, all'ingresso obbliga i clienti a servirsi di sacchetti in polietilene per la frutta e la verdura sfuse! Speriamo almeno che leggano escodicasa...

mercoledì 13 giugno 2012

Annaffiare con la centrifuga

Già ve l'ho detto che a me piace lavare personalmente l'insalata. Quella già imbustata ha un altro sapore, si deteriora rapidamente e in più, quando si avvicina la data di scadenza, necessita comunque di un nuovo lavaggio. E non abbiamo ancora considerato il prezzo. Così, sabato, dopo aver acquistato l'insalata della scuola primaria della mia figlia, mi sono messa a lavarla. E lava che ti lava, lo spirito di edc che è sempre con me (nei pochi momenti di casalinghitudine, serve a rallegrarmi), accortosi dei miei timidi sguardi alle numerose piante sul balcone, mi ha suggerito: " Ma tutta quell'acqua che usi per sciacquare l'insalata, perchè non la metti nell'annaffiatoio, che è anche più vicino a questo lavandino che a quello in cui solitamente lo riempi?" Non potendo contraddire lo spirito, l'ho assecondato, e in effetti ne ho subito tratto una sensazione di benessere, avendo sottratto allo spreco dell'acqua che per le piante era buonissima. Così ho anche fatto un giro in meno per riempire l'annaffiatoio.

lunedì 4 giugno 2012

Peas & Love

Ecco una ottima soluzione al problema di ornare il balcone con un'ampia fogliatura, per non ricorrere a quelle finte siepi plasticose che si vedono sempre più frequentemente. La soluzione consiste nel seminare fagioli! Questi sono di una specie rampicante gigante e riempiono d'orgoglio il più dilettante dei coltivatori.
Non so quanto dureranno le piante, di fatto lo sforzo finora è stato davvero minimo e il raccolto si prevede già di soddisfazione. 
Anzi, già che ci sono vi presento l'altra creatura: i cespugli di pomodori! Anche questi crescono ad una velocità impressionante formando in poco tempo un bell'angolo verde, anche in questo caso rasserenando chi non ha molto tempo da dedicare al giardinaggio e all'orticoltura. Diciamo che il momento più arduo è stato il diradamento, due giorni fa, perchè la vegetazione era davvero molto fitta. L'anno prossimo anzichè sversare il contenuto di una bustina di semi direttamente in un unico vaso, la distribuirò fin dal principio misurando le distanze.
Dimenticavo: sul mio balcone orto-giardino ci sono anche basilico, rosmarino e lavanda, oltre a gerani, petunie e delle belle bulbose in procinto di fiorire. E meno consigliano di passare il tempo sui balconi, in questi giorni così sismici, più rimango a osservare la vita della mia casa. E' un balcone ancora vivo, il mio, ai confini di una distanza geografica che in questi giorni è considerata a rischio. Proprio questo pericolo imminente, presente e già diventato tragedia è sempre con noi, non è possibile neppure dormire senza sobbalzare alla più piccola vibrazione. Cosa è importante? Rimangono sempre pochi neuroni ma deve esserci quello che ci indica le priorità più urgenti, che in questi giorni ci fanno sentire di una precarietà estrema. Cosa è importante? Possiamo essere felici se non lo sono i nostri vicini?

giovedì 26 aprile 2012

Ricetta Hip Hop - Rock: Riso con Black Eyed Peas & Red Hot Chili Peppers

L'altro giorno sono finalmente riuscita a portare a termine la preparazione dei fagioli dall'occhio nero, e me li sono cucinata a dovere. Dopo averli messi in ammollo 6 ore e più come scritto sulla confezione, li ho sciacquati e fatti lessare. Poi altra cottura (tutto scritto sulla confezione) e infine il bello: ho cotto il riso (Carnaroli) nell'acqua di cottura dei fagioli. I fagioli nel frattempo li ho fatti passare in padella con olio e cipolla. Ho unito riso e fagioli, e come richiesto dalla bimba che ama il piccante, ho condito il tutto, oltre che con il parmigiano reggiano, con una goccia di tabasco piccantissimo...
Non contenta, di sera ho rielaborato il tutto, e ho inventato una tortilla meravigliosa e molto multiculturale. Ingredienti: gli stessi black eyed peas fatti passare al pomodoro (senza tabasco), fogliolina di lattuga, due fette sottili sottili di emmenthal e badaben badaben... spianata calabra piccante (qui con hot pepper). Ho un futuro nella ristorazione....

Guidare in città risparmiando carburante

In questo periodo ho avviato il mio nuovo esperimento. Il trip è, per gli inevitabili spostamenti automobilistici casa-lavoro, guidare con un occhio di riguardo al risparmio del carburante, e delle emissioni conseguenti, fattore altrettanto rilevante.
Mi sono letta tutte le decine di consigli per risparmiare carburante: questi vale la pena che ognuno se li cerchi in rete e li applichi. Diciamo che non è epoca da 'guida sportiva' nè di accelerate brusche per mostrare le proprie abilità al volante.
Una premessa fondamentale: applico uno stile di guida prudente, allendandomi in novità relative alla tecnica di guida solo sul percorso che conosco perfettamente. Se si pensa agli esperimenti non bisogna mai trascurare la sicurezza. Inoltre, la pendenza della strada che percorro è minima, abito in pianura!
Dunque, poichè la forza di gravità aiuta molto quando si hanno le ruote, diciamo che ci sono tratti in cui premendo la frizione la velocità rimane invariata rispetto a accelerare con un po' di gas, dunque in quei tratti premo la frizione e divento alquanto green. Poichè anche frenare è un consumo di energia, anche i tratti che precedono un semaforo che sarà sicuramente rosso quando lo raggiungeremo possono essere usati per rallentare senza frenare con il motore. In città, mi sono accorta che spesso acceleravo e poi frenavo inevitabilmente, dunque perchè non evitare questo automatismo quando si sa che arrivare incolonnati ai 60 o ai 40 all'ora produce il  medesimo risultato?
In sostanza, uso spesso la frizione e mi sorprendo di quali lunghi tratti riesco a percorrere senza fare rombare il motore. Chiaro che su discese più ripide non mi azzarderei mai a staccare il motore, così come nelle curve 'a radicchio'... 
Uso la frizione perchè non mi fido del cambio in 'folle', tenere il piede premuto mi dà maggior controllo sulla vettura e la possibilità di riattaccare il motore più rapidamente (sempre perchè comunque in auto non si scherza).
Altra cosuccia che ci consuma abbastanza: fare manovra. Prendiamo la mira bene prima di parcheggiare, risparmieremo minuti di emissioni! Se lungo la strada ad esempio è disponibile il primo stallo, meglio quello, in quanto non dovremo retrocedere prima di reimmetterci.  Quindi, se anche il parcheggio non è vicinissimo alla destinazione ma bisogna fare qualche metro in più, scegliamo pure quello che ci permette di fare meno manovre. 
Il tratto a piedi non ci farà di certo male, anzi!

lunedì 19 marzo 2012

Parmigiano Reggiano: non si butta nulla, nemmeno le croste!



Da qualche tempo abbiamo tolto ogni dubbio sull'impiego della crosta del formaggio Parmigiano Reggiano. Considerato l'investimento, ovviamente cerchiamo di grattuggiarlo il più possibile e, arrivati alla crosta usiamo anche quella.
Innanzitutto, a fugare ogni dubbio, sul sito del PG c'è scritto che la crosta è interamente edibile, in quanto non sottoposta a trattamenti. Vi confesso che quando l'ho letto mi sono rassicurata: da piccola la rubavo sempre, senza ovviamente alcuna valutazione sulla salubrità della leccornia. 
Per cui, per utilizzarla, è sufficiente raschiarla un po', dopodichè, largo spazio alla fantasia, ma anche alla tradizione. Il primo impiego è quello, semplicissimo, di aggiungere le croste al minestrone: l'effetto è di un insaporimento complessivo e di poter vincere nel  proprio piatto, insieme alla zuppa del giorno, dei bocconcini filanti molto appetitosi. E questo è un incentivo anche per i bambini, of course. Di qui a un risotto sopraffino, se si vuole andare sul raffinato, il passo è breve: direi che la crosta aggiunta a qualsiasi ricetta di risotto non può che renderlo ancora più buono. Il riso e il parmigiano reggiano si direbbe che abbiano un'affinità elettiva, ognuno lo può riconoscere. Infine, se si è avvezzi alla piacevole abitudine dell'aperitivo, c'è un modo per trasformare rapidamente i pezzettini di crosta in  stuzzichini, e consiste nel metterli nel microonde a massima potenza per 1-2 minuti. Poi infilati con gli stuzzicadenti, si possono servire agli ospiti più chic. 
A questo punto non dovremo più macchiarci dell'infame delitto di buttare le croste.

venerdì 17 febbraio 2012

Stefi, ci si rivede, eh? Merende e packaging...

Finalmente ci siamo ritrovate. Io e la Stefi, si intende. Arrivava il Corriere dei Piccoli (da metà anni Settanta per 8-10 anni fu meraviglioso e non ho più conosciuto un giornale per bambini a fumetti alla sua altezza) e ce lo contendevamo, appena l'avevo tra le mani era la prima storia a essere divorata. E' lo spirito con cui finalmente ci si muoveva nei confronti delle bambine: mente indipendente, creatività, anticonformismo e  anticonsumismo.
Quello che cercavo da regalare ai miei bimbi, e infatti l'ho trovato dal pediatra, in prestito dalla biblioteca, progetto "Nati per leggere". Me le ricordavo ancora le storie... L'ho fatta arrivare e adesso come allora con i miei pargoli (soprattutto la pargola, che avendo sei anni ci si riconosce alla grande) ce lo divoriamo. Abbandonano televisione e nintendo, non so se mi spiego, per venirmi attorno a leggere la Stefi.
Fa benissimo leggerla  con i propri bimbi. Per fargli capire in modo divertente le apparenze del consumismo, è quel che ci vuole. Vi faccio un esempio. C'è una puntata in cui Stefi parla della merenda che porta a scuola, lei sempre con pane e marmellata, la "PoDtiroli SamaDta" con la merendina tutta packaging. Così Stefi chiede i soldi alla mamma per comprarsela, poi alla sorella Valentina, poi al fratello Cesare, infine finisce i suoi spiccioli e lì... scatta lo spirito della Stefi, che la sua merendina se la fa da sola, anche meglio di quella 'compera'. Prende allora la marme-nonna, "quella buona con le ciliege di Scampiano", la spalma sul pane e la mette in un sacchetto a cui applica un etichettona che ha creato e decorato personalmente. La chiama il "Supermerendino Pirimpimpin" e la porta a scuola, cosicchè la Pontiroli all'uscita chiede a sua mamma di comprargliela della stessa marca... 
Ci credereste? La mia bimba non vede l'ora di inventarsi la sua merenda! Leggete leggete...

mercoledì 15 febbraio 2012

Cv europeo: modello per chi non ha tempo da perdere

Se per caso vi capita di dover compilare il Curriculum Vitae in formato europeo... non disperate! Dopo aver sudato sette camicie per compilare il mio, scaricato come documento word processor (non facciamo nomi di ditte per carità) al link , ho deciso di pensarci un po' e di risolvere a monte il problema della compilazione.
Il fatto è che le tabelle e i word processor non vanno molto d'accordo, e questo formato di cv è tutto una tabella. Se si tratta di inserire una sezione c'è da impazzire. Invece, una tabella va moltissimo d'accordo con i fogli elettronici, perchè allineamenti, nuove righe e formattazioni vengono da sè. Cosicchè, ecco qui: collegatevi al link CV europeo in formato foglio elettronico e usate questo.
Il procedimento consiste nei seguenti passi:
1) Effettuate il download del file indicato al link precedente
2) Personalizzatelo con le vostre informazioni, replicando le sezioni all'occorrenza (ad esempio Istruzione e Formazione e Esperienze professionali prevedono sezioni replicate)
3) A questo punto potete o personalizzare la stampa usando direttamente quanto compilato, oppure con un bel copia incolla lo copiate su un Word Processor e procedete agli abbellimenti.
4) Abbellimenti: Il formato carattere del CV europeo è l'Arial Narrow. Inoltre determinati titoli sono in maiuscoletto. E infine ci vuole il logo della bandierina e la linea tra la colonna sinistra e la destra.
In alternativa, ma non l'ho testato, si può anche usare l'autocomposizione (formato Europass, simile ma non identico), andando al link http://europass.cedefop.europa.eu/en/documents/curriculum-vitae.

venerdì 20 gennaio 2012

L'algoritmo per stirare

Forse ce la facciamo. A stirare, si intende. Con il nuovo anno un proposito che sarà una grande sfida: stirare! Finora ci siamo fatti aiutare. Il fatto è che se hai una persona che stira per te questa si autocostringe a stirare benissimo tutto, mentre su tante cose si può semplificare, risparmiando tempo. Inoltre, poichè la nostra presenza in orario diurno a casa è davvero limitata, e le pulizie di casa si fanno di giorno, l'ideona è stata di scambiare stiro e pulizie. Infatti se stiro di sera non dò certo fastidio a nessuno. Questo il primo vantaggio: utilizzo un elettrodomestico di sera, cosa migliore dal punto di vista ambientale. E inoltre lo utilizzo solo dove effettivamente necessario.  Secondo ingrediente per stirare: avere tutto pronto e comodo. Così se ho solo mezzoretta ce la posso fare a scaricare un po' il cestone. Terzo ingrediente: internet. Prima di stirare cercare i metodi più semplici e tutti i trucchetti su internet. Quarto ingrediente, fondamentale, anche questo ribadito sempre su internet: lavare e stendere in modo opportuno. Appena la roba esce dalla lavatrice, bisogna stirare bene le cuciture (talvolta gli indumenti si arricciano proprio lì) e distendere bene il tutto. Usare le grucce per stendere è la cosa giudicata migliore. Quinto: la mamma di mio marito. Appartenendo alla generazione favorevole alla pena di morte per chi stira le camice con la piega lungo il braccio, nonchè alla prima generazione di donne che lavorano e quindi hanno avuto sempre poco tempo, come noi, è l'insegnante perfetta. E infatti: prima si fa il collo (solo da una parte), poi la spalla, infilandola  proprio attorno all'asse da stiro, poi polsini e maniche (una stirata al polsino aperto, poi all'interno lungo la manica, poi si piega la manica e ci si passa, poi si piega ancora per appiattire se si è segnata la piega o per stirare laddove non si è passati per evitare la dannatissima piega. Infine il giro partendo dalla parte delle asole fino ai bottoni (o viceversa), ed è fatta.
Infine: un po' di autoconvincimento. Stirare è un momento comunque di meditazione, e questo serve. Si può ascoltare musica, mentre si stira, e anche ascoltare figli e mariti che in processione si recano dalla stirante per scambiare quattro chiacchiere. 
E poi, si libera il tempo dell'aiutante, per avere la casa sempre bella pulita, e si possono invitare gli amici dei bimbi, che diventano iperfelici. Eccolo qui, il nostro  premio.


venerdì 25 novembre 2011

La nostra nuova bambola: 40 anni e non sentirli

Ecco il risultato dell' amorevole restauro della nostra nuova amica di Cicciobello. Eccovela già al massimo dello splendore. L'abbiamo avuta una domenica del mese scorso nella piazzetta davanti a casa. Mentre i nostri bimbi giocavano una sui pattini e l'altro in bicicletta, è apparsa una signora sulla settantina avanzata con al guinzaglio due cagnolini e in una busta di plastica questo bambolotto. Lo ha offerto ai miei piccoli - "Era di mia figlia, sa, che adesso ha 45 anni, ha solo un bimbo maschio, io devo liberare la casa, lo volete? E' una bella bambola, non badavo a spese, guardi..." Come rifiutarla? Ce la siamo adottati, un essere umidiccio (l'aveva appena lavata), che indossava un cappotto bianco un po' sdrucito con l'etichetta Cicciobello e dei mutandoni azzurri di lana sintetica con una macchia color caffelatte. All'interno, una gommapiuma in via di sbriciolamento, dall'aspetto abbastanza inquietante. I capelli, appiattiti e umidi. Insomma, non era proprio tanto diversa da quelle belle bambole rotte onnipresenti nei film dell'orrore, e avere con noi una tal presenza ... ha velocizzato sicuramente la procedura di restyling. Ora: non è che perchè adotto una bambola vittima di un disperato abbandono devo per forza tenerle i vestiti vecchi e per non rovinarla devo esimermi da un lavaggio un po' più deciso di quello successivo al momento della consegna, giusto? O la va o la spacca. La gommapiuma, via! Nascosta affinchè i bimbi non ne respirassero le particelle. E poi: spogliatura e immersione per mezza giornata in acqua e detersivo, di tutto il resto (i vestiti in lavatrice, testa e corpo mi sembrava eccessivo). Sciacquatura dei capelli con shampoo baby e balsamo spray: profumatissimi. Asciugatura impeccabile con phonata degna del miglior coiffeur.
A questo punto rimaneva solo la sostituzione dell'imbottitura, mi è giunto in soccorso un fantastico maglione di cashmere infeltrito finito nel sacchetto degli stracci. Sistemata questa, riuscita anche bene, ho potuto in modo sacrosanto liberarmi del moncone in gommapiuma. E infine: una nuovo outfit alla moda. Proprio in conclusione di questo percorso ci dovevamo recare ad acquistare le scarpe invernali dei bimbi, in un negozio in cui hanno anche i giocattoli... et voilà, 4 euro e un nuovo vestitino molto chic (me li hanno abbuonati con la spesa delle scarpe ...). Eccola lì, i bimbi le hanno dato un nome, Baby Amore, e l'hanno portata a conoscere Cicciobello, che abita dai nonni.
E visse per altri 40 anni felice e contenta.

La quadricolore ha il suo fascino ... e i suoi vantaggi!

Insomma: si risparmia spazio, si trova velocemente la penna giusta per qualsiasi evenienza e si risparmia anche un po' di plastica, oltre ad avere in tasca un oggetto cult.

(non prendetemi mai troppo sul serio...)

giovedì 20 ottobre 2011

Peccato buttarlo: i porta floppy - schedari GTD e umidificatori

Ve li ricordate? I contenitori in plexiglass da 10 floppy disk che ci hanno custodito i files della tesi di laurea, nonchè backup di sistemi operativi, antivirus etc etc. Ebbene: se davvero dei floppy non sappiamo più cosa fare, salviamone almeno i contenitori.
Ecco due proposte, made in edc: nell'immagine sopra, possiamo vedere la trasformazione di un porta floppy (a sinistra) in mini-schedario, nel quale possiamo infilare nel piano di sotto i fogliettini bianchi di scorta (meglio se ottenuti dal retro di stampe che non ci servono) e al di sopra quelli pronti per essere scritti. Una volta aperto quello di fianco, è possibile creare una pila per la gestione dei promemoria. Con più di questi schedari, si può applicare il famoso metodo Get Things Done di David Allen.
La seconda applicazione l'ho attuata proprio oggi in quanto nel mio ufficio hanno appena acceso i termosifoni ma non c'è l'umidificatore. Ebbene, ho riempito con un po' d'acqua quest'altro modello di porta floppy.
Se a qualcuno viene in mente qualche altra idea ...

giovedì 29 settembre 2011

Pranzare in ufficio: mangiare meglio, spendere meno, riutilizzare contenitori.

Lo confesso: anche io faccio una cosa orribile, imperdonabile...alle volte ...pranzo in ufficio (o al parco vicino)! E mi piace! Il riferimento è al "caso" emerso il 26 agosto su Repubblica, dal titolo "Ufficio, arriva il galateo per chi pranza alla scrivania", in cui si rivelano statistiche sui peggiori comportamenti alimentari a cui si possa assistere allorchè qualcuno decide di portarsi il cibo da casa... Sono del tutto d'accordo nell'idea di cercare una location più rilassante, ad esempio un parco, se ce n'è uno nei paraggi e non piove; in ogni caso, mi sembra utile sottolineare i pregi del pranzo portato da casa, nei giorni lavorativi. Il vantaggio principale è che si ha il controllo del pasto principale, avendo cucinato e scelto gli ingredienti, pertanto si riesce nutrirsi molto meglio. Nel mio caso, se mi capita di cucinare il mattino stesso il pasto del mezzogiorno, devo dire che quanto preparo non risente della fame delle ore centrali, ed è più facile cucinare cibi equilibrati. Un'altra bella ricaduta è che si possono portare gli avanzi di casa della sera prima, cosicchè si limita lo spreco. E questo non solo per il contenuto del frigo, ma anche per la frutta, altro alimento importantissimo spesso soggetto a deterioramento e consumato pochissimo nei pranzi al bar. E se non si ha niente in casa, ma si passa davanti a qualche negozio di alimentari, si possono acquistare alimenti freschissimi, sempre a beneficio della nostra salute. Ciò  permette di risparmiare, o perlomeno, con la stessa spesa, di procurarci cibi di maggior qualità, meno elaborati e quindi anche più digeribili (naturalmente le scatolette sono bandite...)
Poi c'è  il ragionamento sull'occorrente per pranzare in ufficio, oppure  'al sacco', nel parco più vicino. Qualche tovagliolo di carta non guasta, così come una dotazione di posate (che anche se di plastica possono essere portate a casa a lavarsi in lavastoviglie, idem i piatti). Invece i vari kit per il pranzo 'fuori casa' , con tanto di gavetta, posata e bicchiere colorati e spesso in offerta al supermercato, mi sembrano del tutto superflui: viviamo nell'epoca di contenitori e imballaggi, basta guardarci attorno e possiamo trovarne di ogni forma e per ogni esigenza: una gavetta perfetta ad esempio è contenitore giallo del cacao solubile, anch'esso lavastovigliabile infinite volte.Io lo uso sempre per l'insalata di cereali ed è perfetto!

mercoledì 28 settembre 2011

La q neutrino persa nel tunnel Gelmini

Non si fa a tempo a nominare il diavolo che spunta la coda ... possibile stampare in 20 esemplari lo stesso strafalcione e non accorgersene? Ogni giorno questa scuola mi rattrista. Il 19 settembre, primo giorno, ancora non erano state nominate le insegnanti, che sono arrivate il 22, ma già sappiamo che l'insegnante di italiano rimarrà fino a dicembre.

martedì 27 settembre 2011

Trasmettere un patrimonio prezioso come la nostra cultura.

Non credo che basterà la scuola italiana a trasmettere ai miei figli la passione per la cultura. Per il buon italiano, ad esempio. Sono una di quelle persone che ama profondamente la propria lingua, perchè è musicale, perchè ha una storia ricchissima, e perchè me l'ha trasmessa mia madre, semplicemente comunicando con me in  italiano limpido, senza forme viziate o viziose. La lingua che parlo è il primo elemento di un patrimonio che ho ricevuto in ottima forma, e che vorrei mantenere in perfetto stato, nonostante  l'atmosfera di questo nuovo millennio sia particolarmente corrosiva nei confronti di cose preziosissime.  Attraverso la lingua si veicola anche la storia. Anche in questo caso, si tratta di un patrimonio prezioso di memorie che riceviamo e che non va dissipato. Ci sono tante memorie. Ci sono le storie, quelle favole ricorrenti che rendono simile tutto il territorio italiano, le streghe, i maghi e gli orchi che hanno popolato le fiabe di tutte le regioni. E sono storie avvincenti, che hanno incantato e tenuto con fiato sospeso generazioni e generazioni di bambini. Cent'anni fa nelle stalle dei contadini, ora nelle biblioteche, ma anche in casa mia, prima di andare a dormire.
Quando mia figlia aveva pochi mesi, acquistai i 3 volumi delle Fiabe Italiane di Italo Calvino. Li ho tirati fuori dopo 5 anni, scegliendone uno per andare in vacanza, e lì è incominciata la magia. I miei due figli a chiedermi di leggerne un'altra, oppure di ripetermene una in particolare, e poi a fare domande e ragionamenti sulla principessa di turno, principi e re. Scopriamo che Biancaneve e i 7 nani aveva una versione veneta e una pugliese, che Pollicino e Cappuccetto Rosso popolavano l'immaginario dei bambini anche con altri nomi, e che i favolieri come Perrault  non hanno inventato nulla, se non riutilizzare dicerie, leggende e favole popolari. Quelle che per i miei figli sono soltanto favole, per me sono ragionamenti, filologia, storia e geografia, un viaggio fantastico nelle radici della cultura italiana.

mercoledì 14 settembre 2011

Promemoria: 5 per mille entro 30 settembre!!!

Come l'anno scorso, il solito promemoria del 30 settembre, si tratta di una donazione molto importante e semplicissima: per chi non ha presentato 730 o altra dichiarazione, è sufficiente: compilare l'ultima pagina del CUD segnando il codice fiscale dell'ente/associazione beneficiata (e per questo i riferimenti li trovate sui rispettivi siti). Poi si mette in una busta chiusa, scrivendoci sopra
 "DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF" e indicando il proprio cognome, nome e codice fiscale.
La busta va consegnata a un ufficio postale, a uno sportello bancario - che le ricevono gratuitamente - o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti...).

martedì 13 settembre 2011

Nuovi ticket sanitari Emilia Romagna

Sono appena rientrata dalla consegna dei 4 moduli relativi alla mia famiglia, per avere un ticket correlato al reddito LORDO famigliare. Tutta la normativa, quanto si paga, è spiegata a questo link. "I bimbi sotto i 6 anni non pagano, tranquilli!!!" Ora però vorrei fare qualche piccola considerazione sulla superficialità con cui è stata emanata questa legge, e sulla superficialità imperante nelle nostre strutture, in un tempo di ristrettezze nelle quali non credo si possano trascurare semplificazioni grossolane che generano iniquità. 
Mi chiedo e continuo a chiedermi perchè si sia deciso di prendere come riferimento il reddito LORDO famigliare. 
Non credo che una famiglia composta da due coniugi senza figli possa essere equiparata, in fatto di disponibilità economica, ad una con figli. Anche in fatto di spese sanitarie, abbiamo passato un annetto che con le spese mediche ci si pagava una vacanza, anche costretti a rivolgerci a visite specialistiche a pagamento data l'inefficacia e talora la dannosità di quelle erogate dal servizio pubblico (e mi fa male il cuore, a dirlo, molto male). 
E se con le spese mediche per i  figli ci si paga una vacanza (e ancora bene che possiamo permettercelo), diciamo che con le spese delle rette dell'asilo ci si finanzia una bella automobile.
Ho chiamato questa superficialità. Perchè sono anni e anni che i servizi alla persona, le case popolari, le rette degli asili e quant'altro fanno riferimento a un'altro tipo di redditometro, che si chiama ISEE, che tiene in considerazione delle condizioni economiche molto più verosimili per una famiglia. Ha dei limiti, che corrispondono a alcuni parametri che possono essere settati ad arte e ovviamente non riesce a intercettare i redditi non dichiarati, ma rispetto a questa (che comunque con gli evasori ha lo stesso effetto) è molto più evoluta. E non è difficile calcolarla per chi ne ha bisogno, ogni CAF la elabora pressochè gratuitamente.
La differenza è grossa.  Ci sono migliaia e migliaia di famiglie, in Emilia Romagna (giusto perchè qui la cosa è trattata così), in cui entrano due stipendi  ma non potrebbero affidarsi ad una unica fonte di reddito anche solo per le ondate di mobilità, crisi e chiusure di reparti e ditte. A queste famiglie, che magari hanno anche bisogno di risparmiare qualcosa per l'eventualità che uno dei componenti rimanga senza lavoro, si chiede come a chi ha un lavoro garantito e sicuro e nessun familiare a carico. Di questi tempi essere dipendenti di ditte private non è fonte di sicurezza e anche il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non garantisce nessuno di arrivare tranquillo alla pensione.
E' superficialità, questa. Perchè i sacrifici delle famiglie non li fanno i genitori, ma tutti i componenti, e nella fattispecie, saranno I BAMBINI AMMALATI figli di coniugi sposati e conviventi a pagare di più.
Ok, volete il rimedio? Semplicissimo. Quando una regola è superficiale i modi per aggirarla sono luminosi ed evidenti, così evidenti e intoccabili perchè sono gli stessi rappresentanti politici a farne un utilizzo anche smodato (e si limitassero a questo). Non sposatevi. Fatelo per il bene dei vostri figli. Non sposatevi. E soprattutto tenete le residenze separate (il che vi servirà anche per pagare meno con la seconda casa). In questo modo, poichè anche con gli asili il mio Comune non si sogna minimamente di chiedere conto a entrambi i genitori della rispettiva parte di retta, qualora non appartenenti allo stesso nucleo fiscale, risparmierete una bella cifra, con cui, una volta cresciuti i figli, potrete scegliere se finanziargli l'automobile o magari un bel banchetto, ma mi raccomando, non quello di nozze.



giovedì 8 settembre 2011

Green washing, quando il verde lava più bianco

Ecco qui. Chissà quante volte abbiamo storto il naso di fronte a un'azienda che per promuovere un prodotto notoriamente inquinante ne ha semplicemente dipinto di verde i contenitori, o inverdito tutto il relativo marketing. Vale per i detersivi, vale anche per le compagnie petrolifere. Quando ci capitano tra le mani questi prodotti e ne leggiamo le formule e gli ingredienti, solitamente li lasciamo al loro posto sentendoci anche un po' presi in giro, poi puntualmente ci capita la persona fiduciosa che ci racconta di quanto ne usa poichè è più ecologico... Oggi so che tutto ciò ha un nome: greenwashing, termine da sfoderare prontamente di fronte a tali abusi di comunicazione.

mercoledì 31 agosto 2011

Con tutti gli animali che c'erano ... proprio il maiale?

Problema: in una classe di Scuola Materna, assegnare contrassegni di animali ai bambini. I bambini sono 26, di estrazione culturale e origini diverse. Elaborare un elenco di animali con connotazioni prevalentemente positive, onde evitare risentimenti e malumori.
Soluzione. Ecco l'elenco degli animali che non creano grossi problemi:

  1. Cane
  2. Gatto
  3. Elefante
  4. Cigno
  5. Coccinella
  6. Pappagallo
  7. Zebra
  8. Giraffa
  9. Pinguino
  10. Coniglio
  11. Libellula
  12. Rana
  13. Panda
  14. Cavallo
  15. Cammello
  16. Bradipo
  17. Pangolino
  18. Armadillo
  19. Criceto
  20. Delfino
  21. Stella Marina
  22. Pesce rosso
  23. Tigre
  24. Orso Bianco
  25. Leone
  26. Airone
  27. Cicogna
  28. Libellula
  29. Farfalla
  30. Furetto
  31. Gallo
  32. Riccio
  33. Diavoletto della Tasmania
  34. Canguro
  35. Koala
  36. Canarino
  37. Martin Pescatore
  38. Lemure
  39. Scoiattolo
  40. Cervo
  41. Pavone
  42. Coccodrillo
  43. Ape
  44. Bruco
  45. Talpa
Diciamo che con questi  animali potremmo riuscire a sopportare diverse riforme Gelminiane di accorpamento alunni per classe. Si tratta di animali politically correct, non degli animali miei preferiti ma semplicemente specie che possono prestarsi per contrassegnare cassetto, cartellina, armadietto di un bimbo dell'asilo senza sollevare alcun risentimento da parte dei genitori.
Ecco invece l'elenco degli animali che non includerei:

1. Scarafaggio
2. Blatta (e altri insetti di non piacevole incontro)
3. Serpente
4. Sanguisuga
5. Pescecane
6. Avvoltoio
7. Pidocchio
8. Zanzara (eccetto la zanzara tigre cui la recente cronaca ha dato una certa dignità)
9. Verme
10. Gufo 
e infine, 11. Maiale. 
Insomma ero così curiosa di sapere che contrassegno avrebbe avuto il mio piccolo per l'intera durata dei 3 anni di scuola materna, confesso che la foto del porcello mi ha davvero deluso. Il maiale può anche piacere, in effetti la maestra mi ha detto che si tratta del suo animale preferito (grazieee che onore...), ma ha anche tante connotazioni negative e non mi sembra che averlo possa per il mio piccolo fare lo stesso effetto di avere un leone. Mi ricordo che quando seppi che il mio segno zodiacale dell'oroscopo cinese era il Maiale non ne fui propriamente entusiasta. Poi, certo, c'è la favola dei tre porcellini, c'è Babe maialino coraggioso, c'è Peppa Pig, c'è che porta fortuna (ma mica solo il maiale porta fortuna, non basta mica!), e tutte le storie sulle culture differenti che mi sto raccontando per autoconvincermi e persuadere il  mio già riluttante bimbo della splendida accoglienza che l'avrà riservato ... Ho provato con una vocina flebile flebile a chiedere se me lo sostituivano, magari con un Panda, la risposta è stata che il Panda non l'avevano nel computer e che ormai era tutto fatto (1 cartellina, due cassetti, una gruccia, un reparto cambi...), non c'è nemmeno verso di offrire la mia collaborazione per sostituire tutto...nulla da fare. 
Mi chiedo: L'hanno fatto apposta o hanno estratto a sorte? nel secondo caso, con tutta l'attenzione che hanno per le diversità culturali, se fosse capitato a un bimbo islamico?
Poi leggo il foglio con l'elenco del materiale occorrente ... in chiusura la richiesta di 35 euro per pagare materiale didattico, tra cui la cartellina blu contrassegnata ! 
Quando si dice "lamentarsi del brodo grasso" ... bella ingrata che sono  (anche questo l'approach della capitale della suinicoltura, e noi dobbiamo essere fieri di tutto!). 




sabato 27 agosto 2011

Inglese minimo minimo per non fare brutta figura ...

E' successo ancora... mi sono ritrovata come l'anno scorso in un  campeggio pieno di persone straniere e non sono riuscita a spiccicare un minimo di conversazione senza gesticolare o altro. Roba ai limiti della scortesia.
Quindi, dal momento che due chiacchiere mi piace sempre farle, e che insomma con la comprensione non me la cavo male male, credo che l'anno prossimo mi preparerò prima di partire una bella pappardella da manuale nella quale saprò dire qualcosa di me e della mia famiglia, della mia città, del mio lavoro. Perchè comunque una normale conversazione tra vicini di mobile home è tanto inevitabile quanto prevedibile...




mercoledì 13 luglio 2011

Risparmiare soldi 2.0: PrezziBenzina.it












Ogni tanto i nostri gesti quotidiani ci dicono che in qualcosa il nostro stile di vita si è trasformato in chiave di risparmio ambientale e economico, secondo quel principio che anima edc, ossia che si possono ottenere risultati anche con pochi sforzi, purchè si diffonda un po' di ragionamento relativo alle tante azioni divenute quasi inconsapevoli, ma delle quali vogliamo riappropriarci.
Da qualche mese ha aperto esattamente di fronte a dove abito un negozio in cui contemporaneamente posso acquistare detersivo alla spina, filtri per caraffe e anche cilindri per il gasatore dell'acqua... cosicchè l'effetto 'civetta' di acqua e detersivo al supermercato presso la nostra famiglia (e per molti altri) si è proprio annullato.
 Tutto più vicino, più economico, più ecologico. 
Ora forse ce la facciamo con la benzina, a risparmiare. Proprio ieri ho speso 1,495 euro al litro presso un distributore indipendente (una cosiddetta Pompa Bianca), e oggi ho scoperto il portale http://www.prezzibenzina.it, che posso utilizzare all'occorrenza per sapere dove mi conviene recarmi per spendere meno. Non solo, infatti è presente un accurato monitoraggio e molta documentazione sulle compagnie, in altre parole riesce a mostrare in modo semplice tante risposte a domande molto frequenti in materia. In più, è possibile fare in modo che sia sempre più aggiornato, collaborando, e questo consiste inviando tramite smartphone o altro una foto del tabellone prezzi di un determinato distributore magari perchè ci passiamo davanti oppure 'già che siamo lì' a fare benzina. Utilissimo anche registrarsi e poter limitare le consultazioni a un insieme di distributori preferiti.
Il bello è che anche questo distributore nel quale ho speso meno ce l'ho proprio lungo il mio tragitto lavoro-casa.

sabato 9 luglio 2011

Gli inutili e faticosi tricicli - Che misura per la bici?

Quale misura per la bici? Quando fare l'upgrade?
Ecco la tabella delle Misure biciclette (clicca qui), in funzione dell'altezza e quindi dell'età. Se poi qualcuno si chiede qual'è l'età della prima bici... prima possibile! Non perdete tempo e denaro in faticosi tricicli di plastica, risultano più scomodi delle biciclettine a rotelle, quindi di poca soddisfazione, sia per i bimbi che per gli adulti, che il più delle volte si ritrovano a spingerli. Un'altro accorgimento poi per risparmiare sarà quello di acquistare o cercare tra i conoscenti una biciclettina usata, infatti a parte qualche graffio si tratta di un oggetto usato per poco tempo, che in tempo altrettanto breve sarà sostituito.

venerdì 22 aprile 2011

Come creare attenzione per l'acqua? Semplice, con un GiveAway!

La mia amica modaiola unboilwoman ha organizzato un concorso in occasione del referendum del 12-13 giugno: come ci vestiamo per andare ai seggi? A parte ricordare di non portare con sè materiale propagandistico,  tutto il resto credo sia ammesso...sarà la prima volta che mi vesto di azzurro per andare a votare...
Ordunque, mi aggrego al suo giveaway.
Ecco un po di istruzioni per andare a votare, dategli una scorsa che è sempre utile, soprattutto se siete all'estero non disperate.
Infine, un augurio per quelli che sceglieranno di andare al mare, pieno d'acqua assolutamente free, almeno fino al 13 giugno (ma dopo chissà?) "che ti si possa prosciugare all'istante mentre nuoti dove non si tocca".
Se qualcuno ne ha di migliori (e non ho a dubitarne), dica la propria.

sabato 16 aprile 2011

I ragionamenti della massaia fugace - Di fronte a una scopa

Stamattina, pulizie, e ragionamenti filosofici sul prossimo post di escodicasa. Ebbene, nel ramazzare ho pensato alla fedeltà della scopa, e a quanti anni essa possa durare in una casa, senza un minimo peggioramento delle prestazioni. Prezzo ridotto, eppure ruolo primario e grande affidabilità. La guardi e la confronti con la lavatrice, e non c'è paragone. Poi pensi a chi sostituisce per un nonnulla anche le scope, senza nemmeno far loro trascorrere il Purgatorio del balcone (anni di nottate all'addiaccio, estate e inverno). Molte persone gettano via scope ancora funzionanti senza il benchè minimo pensiero. Per avere l'ultimo modello, per far sembrare la casa meno trascurata, per un attacco di shopping compulsivo nel reparto pulizie del supermercato. Capaci di sostituirle con l'orrendo mostro elettrico rosso che si ricarica con un carichino che sembra quello del cellulare, costa sui 32 euro e non funziona, magari nell'illusione che acquistandolo ce lo tolgano dalla vista, sempre lì con le sue assurde promesse.
Non mi è possibile concepirlo il cinismo di chi in cambio di una casa apparentemente migliore getta le scope. Allora qualcuno dovrebbe dirglielo: affezionatevi a ciò che avete e vi serve nel migliore dei modi. Non abbandonatelo su due piedi. E se non sapete come fare, ecco il trucco: dategli un nome. Una volta che si è dato un nome a un oggetto non si può più trattare con indifferenza, diventa uno di famiglia, qualcosa da serbare e trattare bene, e non si abbandona più! La vostra fedele amica delle pulizie come si chiama?

lunedì 4 aprile 2011

Contro le epidemie di Streptococco, facciamo uno screening?

A fianco il simpatico peluche raffigurante Mister Streptococcus Pyogenes, il quale per buona parte dell'anno scolastico allieta le mie giornate con appuntamenti pediatrici, assenze da scuola e anche dal lavoro, febbricole e complicazioni di varia natura che non sto qui ad elencare. 
Ogni tanto fuori dalla porta della scuola un bel cartello dell'Ausl che dice che nella comunità si è verificato un caso di Scarlattina, e altre amenità. 
La differenza tra questo cocco e altri ceppi batterici si chiama anche antibiotico, così, se si suppone che sia presente ma in realtà non c'è, si rischia di fare abuso di antibiotico, così come se si sottovaluta (in quanto le febbri che procura non sono sempre necessariamente altissime e gli altri sintomi sono del tutto simili a raffreddori e sindromi influenzali), ci si ritrova come inconsapevoli untori nonchè naturalmente anche le proprie condizioni di salute non migliorano. 
Un'altra caratteristica che lo rende particolarmente insidioso consiste nel fatto che non ci si immunizza nei suoi confronti e quindi averlo avuto e esserne guariti non impedisce di riammalarsene.
Per fronteggiarlo adeguatamente mi sono abituata a portare bimbi e adulti a fare un tampone faringeo rapido e/o un esame colturale completo. Per il primo, spendo 15 euro presso un laboratorio privato senza richiesta medica, che comunque non cambierebbe il prezzo della prestazione, e quindi non sto a perderci tempo. Per il secondo, altri 15 euro, ma è più accurato e mi serve per confermare il primo risultato (meno affidabile) e la cura, in quanto il test prevede l'antibiogramma, ossia un test di diversi tipi di antibiotici per vederne l'efficacia sui ceppi presenti. 
In questo modo utilizzo l'antibiotico in modo più ragionato. Ora però il punto del mio post è un'altro, visto e considerato che non si tratta solo di un mio problema. Il punto è: perchè, visti i costi al sistema sanitario, nonchè allo stesso Stato (stare a casa da lavorare significa che il Pil mica aumenta), visto il diffuso uso improprio di antibiotici, e considerato che negli asili le epidemie sono così frequenti, non si ritiene opportuno, all'inizio dell'autunno, effettuare uno screening presso tali comunità per riuscire a intercettare per tempo queste epidemie?
Attraverso lo screening si potrebbero curare insieme i portatori, in modo che l'epidemia vinta in uno non lo ricolpisca per il semplice fatto che è in classe con qualcuno che non è stato curato, inoltre la cura potrebbe avvenire per tempo e adeguatamente giustificata (da esame colturale). Dal punto di vista economico, considerato che poi la maggior parte dei bambini un tamponcino se lo deve fare, il costo sarebbe lo stesso anche facendolo pagare ai singoli, ma anche in caso che fosse sostenuto dall'Ausl tale uscita penso sarebbe ripagata dalla minore uscita sui casi più gravi e recidivanti, oltre che da un uso più saggio degli antibiotici, e dalle mancate entrate dei permessi dei genitori per curare i figli a casa malati. 
La butto lì, speriamo che qualcuno la raccolga. Considerato quanto si spende nelle campagne per prevenire i pur 'terribili' morsi della zanzara tigre magari un po' di attenzione su questo non sarebbe male.



giovedì 31 marzo 2011

A proposito di Acqua, che bel Pesce d'Aprile!

Riporto quanto pervenutomi  da Tommaso Dotti attraverso la mailing list AcquaBeneComune di Reggio Emilia. Non so chi ha l'ha escogitata ma è veramente meravigliosa.

"Il nostro pesce d’Aprile ha funzionato!
Abbiamo spedito più di 150 lettere a tv e giornali locali e nazionali.
Lettere per protestare contro il silenzio mediatico calato sui referendum e per denunciare lo spreco di denaro pubblico del mancato accorpamento dei referendum.
Ma fin qui nessun pesce…
Lo scherzo sta nella busta: le lettere sono state affrancate con due francobolli creati ad hoc per l’occasione dei referendum sull’acqua e sul nucleare. Le Poste sono diventate le nostre alleate facendo passare e timbrando i francobolli rendendo così valida la nostra comunicazione con i mezzi di informazione.
Staremo a vedere quali altri giornali o televisioni passeranno il nostro pesce d’Aprile.
Chissà magari tra qualche anno i francobolli diventeranno pure oggetto di collezione.
Domani per tutti gli appasionati annullo filatelico davanti alla scultura del Pesce Fuor d’Acqua in fondo a Via Roma a Reggio Emila alle ore 11."


venerdì 25 marzo 2011

Lo scambio, con dentro Italo Calvino (soprattutto Italo) e i miei bambini

Vi racconto uno scambio che ho fatto attraverso Zerorelativo. Una ragazza di Lipari mi contatta, interessata a dei pantaloni pesanti da bimba. Incuriosita, guardo il meteo di Lipari, vedo 14 gradi, e le rispondo che forse tali pantaloni sono troppo pesanti per l'isola, distrattamente ho anche guardato i suoi annunci ma non ho visto nulla che mi possa realmente servire. La ragazza risponde ancora che c'è abbastanza freddo anche lì e che quei pantaloni 'sono carinissimi'... Il fatto è che per vedere il clima di Lipari bisogna farsi un giro sul sito, e viene una gran voglia di partire ... poi pensare a una persona che fa indossare alla sua cara bimba un capo a cui anche io sono affezionata ... decido di mandare i pantaloni all'isola, perchè è giusto così! In cambio - memore di "c'è un uomo che fa la collezione di sabbia"  di Italo Calvino - le chiedo un po' di sabbia della sua isola e anche, visto che nel frattempo l'ho notato, un bellissimo cerchietto di strass che farà felice la mia bimba. Nel frattempo ne parlo ai miei bimbi: manderemo questi vestitini che non servono più fino all'isola di Lipari, e in cambio riceveremo un cerchietto da principessa e della sabbia con in mezzo - me l'ha anticipato la mia cobarter - pietruzze d'origine vulcanica e ossidiana. Insomma si crea un po' di attesa, durante la quale ci informiamo sull'isola sfogliando un atlantino. E finalmente il pacco arriva. Lo apriamo io, la mia 'grande' di 5 anni e il mio 'piccolo' di 3 anni... Dentro troviamo anzichè un cerchietto due, e una bottiglietta di vetro con la sabbia scura... la grande è molto felice, poi incominciamo a guardare la sabbia, ...e a far volare l'immaginazione! Con il 'piccolo' ce la versiamo su un piattino, si sente ancora l'odore della salsedine, il piccolo se la ripassa come se si trovasse in riva al mare, in completo stato di contemplazione.
E' stata un'esperienza splendida, ha aperto nuovi orizzonti ai miei bambini, che attraverso gli oggetti già toccati hanno sentito le sensazioni del luogo e delle persone di provenienza. Si sono aperti all'idea di poter trasmettere i loro oggetti, una volta che non serviranno più loro, ad altri bambini che li potranno utilizzare e custodire bene, e facendo viaggiare gli oggetti, anche noi viaggeremo.
E c'è stato lo scambio di  pensieri che due mamme che non si sono mai viste si sono rivolte, un mettersi l'una nei panni dell'altra in momenti diversi, io con i miei ricordi e Felicia con le sue prospettive, quelle piccole relazioni meravigliose che ci sanno unire a grande distanza. C'è una piccola e positiva conseguenza dell'unità d'Italia, anche solo nei gesti speculari - due uffici postali con gli stessi colori e gli stessi impiegati, se proprio vogliamo continuare nel nostro esercizio di immaginazione.
Allora penso che certe piccole gioie sono alla portata di tutte le persone che le sanno cercare, che anche attraverso la rete passa una cultura che ci fa trovare, e che mi piace... ricercate gente ricercate.

venerdì 18 febbraio 2011

Forse i piccioni non amano i cd

Oggi mi è stato raccontato un modo originale per tenere lontani i piccioni dal balcone, consistente nell'utilizzo di vecchi cd. Si avvicina la stagione   In ogni caso, sono davvero tanti i modi per riutilizzare i cd, ed è un gran peccato non provare a sbizzarrirsi un po'.
A Natale, attaccandoli al muro in forma piramidale, si può fare l'albero, e in altrettanti modi analoghi se ne può sfruttare il luccichio per realizzare festoni e addobbi ad esempio per le feste di compleanno dei bambini, infine guardate i bellissimi   5 modi  elencati da Green Me, da cui ho linkato la foto. 
Se invece si vuole sapere tutto o quasi sull'allontanamento piccioni, un post carino l'ho trovato su Buona Idea.
Rimaniamo d'accordo che chi trova un metodo che funziona me lo posta tra i commenti ?

lunedì 17 gennaio 2011

Il nonno di Buzz Lightyear, cioè il padre di Zurg, era un pandoro ...

Ogni tanto ci si risveglia con un po' di tempo, a casa edc, e si fanno delle cosette molto divertenti, con ciò che si ha, e quindi ad alto tasso di riuso. Dopo le Feste comandate viene Carnevale, ed è bene serbare le scatole di pandori e panettoni per dare loro una nuova vita ... se poi in casa vi è la passione per Toy Story, guardando la scatola rotonda del pandoro non si potrà fare a meno di vedervi l'anima di Zurg... et voilà. Avevo giusto della carta da pacchi blu, (l'ideale sarebbe stato violetto, ma rende anche il blu)  il resto l'ho ricavato colorando e incollando pezzi di A4 da stampante (occhi, bocca e corna, nient'altro) . Con un cartoncino nero sempre a4, la pinzatrice e dei nastrini ho anche munito il mio piccolo Zurghino della sua arma ...
Durante le vacanze ci siamo dilettati anche nella costruzione di astronavi. Una bellissima è saltata fuori utilizzando una scatola per le torte da pasticceria come nella figura sotto. Tagliando un rotolo di carta igienica abbiamo fatto due motori, da applicare dietro. Il lato con il lembo che si infila per ultimo sul manico è diventato il portellone anteriore, su questo abbiamo ritagliato un'ampia finestra, dietro la quale abbiamo attaccato un vero e proprio vetro, ricavato da plastica trasparente per imballaggi che buttavamo via (avevamo molta plastica delle scatole dei giocattoli, che per esposizione tipicamente sono fatte così). Altre finestre e finestrini li abbiamo ricavati nello stesso modo sugli altri lati. Abbiamo anche arredato l'interno, con una scatola più piccola decorata a mo di postazione di comando. Poi alla fine il mio piccolo ha deciso di entrarvi e di provare a guidarla....e si è un po' sfasciata...



venerdì 17 dicembre 2010

Brrrr che freddo ... ho il vetro brinato e tante carte fedeltà

Ieri ho colto al volo il suggerimento dello sviluppatore di ByeByeQ il quale, appena saputo che avevo il vetro da sbrinare mi ha detto: usa una tesserina del supermercato (meglio senza banda magnetica, talvolta hanno solo il codice a barre e va benissimo).
Ottima performance, più veloce, sicura, ecologica ed economica di qualsiasi altra. Con la brina sul vetro, la tentazione sarebbe acquistare le bombolette di spray a scioglimento rapido. Ragionandoci, però, possiamo risparmiarcela con tanti trucchetti: dall'acqua calda all'alcool alla tesserina milleusi. Si può anche lasciare una pezza sopra il vetro, tenuto fermo dai tergicristalli (anche il pannello che d'estate riflette i raggi del sole, anch'esso già decantato su edc), evitando così bombolette o quant'altro. 

giovedì 9 dicembre 2010

I guanti alimentari del supermercato... solo per altri usi!

Vero che sono molti i supermercati che hanno abolito le borsine di plastica, sostituendole con quelle biodegradabili o quelle riutilizzabili; tuttavia, anche in questi casi rimane sempre un po' di plastica nel reparto frutta e verdura, corrispondente alle buste e ai guanti che si utilizzano per servirsi autonomamente e pesare. Le buste sono inevitabili nella maggior parte dei casi, mentre il guanto può essere evitato molto spesso, infilando la mano nella busta che si userà per la pesatura, e rivoltandola una volta scelto  e afferrato l'articolo desiderato, avvolgendolo con la busta a rovescio. In alternativa, mentre cercavo immagini per questo post, se proprio si è costretti a usare i guanti, si possono tenere e riutilizzare per intrattenere i bambini, come nel  post di Mammenellarete.

venerdì 3 dicembre 2010

Welcome to the Pop Economy (Wired)

Ecco l'ultimo numero di Wired, nel quale si esibisce un manuale con una rassegna dal titolo "Invece di spendere, collegati. [Pop Economy]" , dei siti che chi si connette alla rete può avere a disposizione per risparmiare a sè e al mondo spese economiche e ambientali.
Carino e di buona ispirazione.

martedì 23 novembre 2010

Arsenico, Fluoruro, Borio e Vecchi Merletti. Qui meglio la minerale. Elenco dei Comuni interessati.

Stamattina accendo la televisione e Emanuela Falcetti esordisce con un elenco di Comuni Italiani la cui acqua è ad alto rischio per il contenuto di arsenico e altre belle sostanze davvero dannose alla salute. Ecco il link al documento con l'elenco dei comuni, il documento costituisce la decisione della Commissione Europea riguardo alle deroghe che erano state chieste al fine di non interrompere la somministrazione dell'acqua pubblica in questi comuni. Leggete e prendete provvedimenti, se siete nelle zone interessate o se magari dovete recarvici. E se bevete acqua in bottiglia, assicuratevi che la sorgente non si trovi in uno di questi comuni. Tra questa notizia e la lezione di Saviano di luned' sera mi viene da pensare che in Italia ci si autoavvelena con una noncuranza che ha dell'incredibile.Questione di stile.

lunedì 15 novembre 2010

A proposito di calendari (e di giveaway)

Già nei fine anni scorsi, postai diverse tecniche per ottenere nuovi calendari. Quest'anno, ma bisogna affrettarsi, si può tentare la sorte partecipando al giveaway di Pane Amore Creatività, che perlappunto sorteggerà per il/la vincitore/trice questo bellissimo calendario fatto con le sue proprie mani.
Molto molto carino (sfogliare per credere).


venerdì 15 ottobre 2010

venerdì 8 ottobre 2010

Lo scaldabagno: per chi, come fino a ieri edc, non lo sapesse ...

Dopo 11 anni di onorato e silenzioso servizio, il nostro boiler ieri l'altro ha deciso di fare sciopero alla maniera   di  Charles Cunningham Boycott, facendo saltare la luce non appena qualcuno cercava di accenderlo. Così ieri è puntualmente arrivata la visita salvifica dell'idraulico, il quale gli ha fatto conoscere il piacere di una pulizia completa dal calcare (oltre a eseguire un delicato trapianto di resistenza e termostato), dicendoci che si tratta di un'operazione da eseguire ogni 3 anni. Su 85 litri di capienza circa 35 erano occupati da calcare! (nella foto solo un essay delle montagne che abbiamo spostato) Sicuramente la spesa energetica che ne è conseguita  (si scaldava il suo calcare), nonchè la minor disponibilità d'acqua penalizzavano notevolmente l'efficienza del nostro elettrodomestico. Quindi d'ora in poi ogni 3 anni ci converrà sicuramente metterci il naso dentro e fargli dare una pulitina. Adesso non ditemi che lo sapevate già tutti ...

lunedì 20 settembre 2010

Settembre, mese ideale per pensare alle valige

Ormai le vacanze sono alle spalle, ecco un'attività che ve le farà ricordare e nel contempo vi proietterà già in quelle dell'anno prossimo.
Se, come me, soffrite di ansia quando bisogna in poche ore radunare tutto quello che serve per sopravvivere decentemente 15 giorni con tutta la famiglia, sappiate che la vostra ansia è assolutamente giustificata. Preparare i bagagli, individuando tutto (e soltanto) ciò che serve davvero, è un lavoro che richiede grande concentrazione. 
Possiamo risparmiarci l'acquisto di articoli che poi a casa si duplicano se sappiamo ricordarci in tempo di portarli.  
E quanto più il bagagliaio è piccolo tanto più eroica sarà l'impresa.
Per questi motivi, vi conviene, ora che siete freschi di rientro ma tranquilli perchè è andata, prendere carta e penna e scrivervi una bella letterina per le prossime vacanze, con i seguenti 3 punti.
1. Annotate quali valige avete utilizzato, se ad esempio avete optato per la cinesona, la trolley blu  e la rigida nera perchè erano quelle che si incastravano a meraviglia nel bagagliaio, l'anno prossimo non dovrete alambiccarvi nuovamente in una scelta diversa. Se invece la squadra di quest'anno è stata vincente come l'Italia ai mondiali, prendete le misure del bagagliaio e ristudiate la configurazione. Se vi manca qualche pezzo è il momento per acquistarlo, con i saldi di fine stagione.
2. Pensate alla lista degli oggetti che non avete portato ma sarebbero serviti, alla lista di quelli che avete portato ma non avete usato. Queste liste, insieme alle cose che avete portato e servono, costituiranno la vostra lista da spuntare l'anno prossimo, alla vigilia (o anche all'alba) della partenza.
3. Varie ed eventuali. Qui ragionate su come migliorare la lista che avete appena stilato (ordine di sistemazione in valigia, cose da imbustare e cose da infilare nelle intercapedini,  quante buste di plastica per la roba sporca, etc etc...)
 Infine, alcuni consigli per fare le valige.
a) Gli appendiabiti negli armadi in vacanza sono sempre pochi, tenete quelli metallici della lavanderia e portateveli al prossimo giro (potrete anche non riportarli a casa)
b) Non buttate le custodie in plastica che avete usato per gli indumenti, lasciatele nelle valige e l'anno prossimo ve le ritroverete pronte
c) Se ancora state smaltendo con la lavatrice i vestiti portati in vacanza, ricordatevi la prossima volta di scegliere capi del vostro colore preferito in modo da poterli lavare tutti insieme (anche in vacanza, se c'è la possibilità di fare il bucato, meglio portare cose dello stesso colore)
d) ...

Bene, fatto tutto questo studio, siamo pronti per partire domani!

martedì 7 settembre 2010

Il 30 settembre è l'ultimo giorno per 8 e 5 per mille!!!

Appartengo a quella discreta schiera di persone che quest'anno non hanno avuto motivo di presentare la dichiarazione dei redditi, tuttavia anche  chi non è in queste condizioni può comunicare la propria volontà di devolvere l'8 e il 5 per mille, attraverso l'ultima pagina del CUD, che è da spedire entro il 30 settembre. Ancora pochi giorni quindi, ma sufficienti per prendere il modulo, compilarlo, imbustare il tutto e portarlo nel primo ufficio postale.  Le informazioni più esaurienti sulle scadenze e le modalità le ho trovate sul sito http://www.5-per-1000.it/scadenze-fiscali.asp dell'Airc, naturalmente utili qualsiasi sia la nostra scelta.
O li vogliamo lasciare al sottosegretario di turno?

lunedì 6 settembre 2010

Averci un calzino per capello


Settembre, tempo di fiere, si scoprono oggetti incredibili. Ecco cosa sono riuscita ad acquistare con cinque euro per acconciare la mia figliuola, che si è dimostrata entusiasta della soluzione. Si tratta di un pezzo di stoffa in lycra, che riveste un filo di ferro zincato. In mezzo un'apertura per infilare la ciocca di capelli, dopodichè tre giri e in pochi secondi è pronto lo chignon o altre acconciature che si trovano su youtube soltanto accennando "il calzino in testa". Molto fantasioso e semplice, sicuramente una idea che può essere di grande ispirazione quando si osserva il cestone degli scampoli...

martedì 24 agosto 2010

Spannolinamento: la nostra scaletta

Dopo circa quasi 3 anni che ce l'ho per casa e che continua a funzionare, mi sembra giusto consigliarla a chi è nella delicata fase dello spannolinamento. E' la scaletta Step 1 di Okbaby, l'abbiamo comprata quando vasino e adattatori vari non sembravano riuscire a convincere la bimba ora grande a convertirsi. Poi anche il piccolo, che ora ha due anni e mezzo, appena ha potuto ci è salito volentieri (qui neuroni specchio e spirito di imitazione della sorella ci aiutano alla grande).
Considerata la resa e la resistenza, mi sembra quei circa 27 euro non siano stati spesi male. Poi quando non ci servirà più magari la barattiamo, sperando che le grandi manovre su zerorelativo ce lo restituiscano ancora più bello!

martedì 17 agosto 2010

Se ancora non sai dove buttarlo ... spediscilo a TerraCycle!

Andate su www.TerraCycle.net per vedere qualcosa che può diventare un vero e proprio punto di riferimento per il riciclo dei materiali più disparati. Come spiegato brevemente al link di BlogTV, si tratta di un network che si propone di agire a livello planetario per la trasformazione in nuovi oggetti dei più banali  materiali attualmente oggetto di scarto, con un'organizzazione che rischia davvero di farci diventare tutti, insieme ai nostri amici, dei veri e propri garbage collectors!