mercoledì 19 dicembre 2012

Viva le mamme blogger: Le ricette di Pentolandia

Calo cronico di zuccheri e poco tempo per cucinare? Ecco la formula magica di Pentolandia: salame al cioccolato.
E' solo un piccolo assaggio del blog della mia amica Marika, che ha deciso di condividere in rete la sua grande passione.
E' un piacere riconoscersi anche come "mamme blogger" alle feste dell'asilo, tantopiù avendone testato personalmente i risultati.



mercoledì 3 ottobre 2012

Dall'orto sociale al social dell'orto: Grow the Planet

Ho appena scovato questo meraviglioso Social: Grow the Planet, dedicato alla cura dell'orto. Adesso adesso. Dateci un'occhiata, mi sono appena registrata e a dire il vero non potrei descriverlo al meglio ma...nei prossimi giorni o mesi vi terrò al corrente dei progressi del mio orto sul balcone, direttamente da lì!!!

martedì 17 luglio 2012

Capricci? La doccia li spazza via tutti!

La vedete? Potrebbe benissimo essere la foto della mia 'grande', scattata esattamente domenica, mentre, esasperata dai capricci veramente impossibili, l'ho messa sotto la doccia. L'espressione ci sta proprio tutta. E' stato...divertente, liberatorio  per tutte e due, anzi, per la precisione, per tutti e tre, visto che tra i renitenti alla doccia e a qualsiasi umana proposta della giornata c'era anche 'il piccolo'. Loro strillavano che non la volevano fare, e questo ha reso la battaglia ancora più avvincente. Ho vinto io, e alla fine erano tranquilli e soavi. Il caldo è pesante in questi giorni, e i conflitti possono aumentare. Meglio lasciare all'acqua il ruolo di paciere, anestetizzandoli con l'aroma del docciaschiuma profumato (questa volta confesso che avevo acquistato "Dolci Notti", affidandomi ciecamente al messaggio pubblicitario, capirete che qualche speranza effimera talvolta aiuta). Poi quando non la vogliono fare devo dire che si risparmiano tempo ed acqua perchè in 5 minuti me li ritrovo belli lindi senza barchette o bolle di sapone o giochi lunghissimi tipici di questi riti. 

mercoledì 11 luglio 2012

Le 100 cose da fare per essere un Eroe e sopravvivere sempre e ovunque

Ecco il libro che ho scoperto ieri, con tanto di indice (4,9 euro). E' stato un colpo di fulmine, anche ieri sera a casa ci siamo divertiti a leggere di come evitare gli ippopotami e come sopravvivere alle sabbie mobili. 
D'altra parte in mezzo a queste soluzioni di problemi abbastanza improbabili ci sono anche suggerimenti per affrontare il bullismo e anche un eventuale blocco dell'ascensore, da leggere in alternanza alle tecniche di costruzione dell'igloo e ai vari inconvenienti che capitano durante le spedizioni più ardite.
Insieme alla Stefi (che comunque è il top), questo libro è riuscito a far spegnere la tv, e questo è un potere non da poco. Potrebbe essere interessante trovare attività che convincano i fanciulli a spegnere lo scatolotto delle meraviglie, molto più interessante che imponendo regole rigide. Che facciamo, ci proviamo?(nuovo edc tag: meglio della tv...)

giovedì 5 luglio 2012

I sacchetti biodegradabili: peccato buttarli!

Evviva la raccolta dell'umido. Oggi posso dirlo, mentre solo l'anno scorso confessavo a BabyGreen di non riuscire a praticarla. Cosa è cambiato? E' successo che la nostra via è stata coinvolta in una raccolta differenziata ben organizzata, con tanto di operatori che hanno distribuito sacchetti per la raccolta di vetro, plastica e carta e il contenitore per l'umido. Conseguentemente al giro degli operatori, anche su richiesta degli abitanti,  sono stati adeguati i cassonetti di carta e plastica (mentre in precedenza il cassonetto della plastica non era presente e quello della carta era insufficiente). 
Il contenitore per i rifiuti organici,  caratterizzato da tanti forellini sul coperchio in modo da lasciare traspirare il contenuto, è davvero impareggiabile quanto a capacità di mantenere il rifiuto umido in condizioni decenti per diversi giorni, anche sul balcone con queste temperature. E così per noi non è di nessun peso raccogliere gli avanzi di cibo, anzi direi che è vantaggioso. Il primo motivo per cui è meglio separare l'umido dal secco è che senza i rifiuti organici anche il sacchettone del secco può esere smaltito quando è proprio pieno, senza cattivi odori o deterioramenti abbastanza molesti. E questo anche dal punto di vista dell'igiene è positivo. 
Il secondo vantaggio è che abbiamo finalmente scoperto il meraviglioso mondo del Mater-Bi. Premesso che i sacchetti riesco ad averli gratuitamente, in quanto il gestore dei rifiuti li mette a disposizione in diversi supermercati, essi possono essere usati in molti modi prima di raggiungere la destinazione finale.
Ad esempio ne faccio ampio uso per contenere le ciabatte dei bimbi nella borsa della piscina, o calze nelle valige, o qualsiasi altra attività che si possa svolgere con equivalenti non degradabili.

Ad esempio i sacchetti che si usano per conservare le verdure in frigorifero. Ho notato che conservando i cespi di insalata nel sacchetto biodegradabile, questi durano di più, rimanendo più asciutti.  
Questo mi ha anche fatto pensare a come certi sistemi rimangano ancorati a abitudini assurde: lo stesso supermercato - con tanto di intere linee di prodotti green, che pure è stato costretto ad abolire i sacchetti di plastica per contenere la spesa, mentre all'uscita distribuisce gratuitamente i sacchetti dell'umido, all'ingresso obbliga i clienti a servirsi di sacchetti in polietilene per la frutta e la verdura sfuse! Speriamo almeno che leggano escodicasa...

mercoledì 13 giugno 2012

Annaffiare con la centrifuga

Già ve l'ho detto che a me piace lavare personalmente l'insalata. Quella già imbustata ha un altro sapore, si deteriora rapidamente e in più, quando si avvicina la data di scadenza, necessita comunque di un nuovo lavaggio. E non abbiamo ancora considerato il prezzo. Così, sabato, dopo aver acquistato l'insalata della scuola primaria della mia figlia, mi sono messa a lavarla. E lava che ti lava, lo spirito di edc che è sempre con me (nei pochi momenti di casalinghitudine, serve a rallegrarmi), accortosi dei miei timidi sguardi alle numerose piante sul balcone, mi ha suggerito: " Ma tutta quell'acqua che usi per sciacquare l'insalata, perchè non la metti nell'annaffiatoio, che è anche più vicino a questo lavandino che a quello in cui solitamente lo riempi?" Non potendo contraddire lo spirito, l'ho assecondato, e in effetti ne ho subito tratto una sensazione di benessere, avendo sottratto allo spreco dell'acqua che per le piante era buonissima. Così ho anche fatto un giro in meno per riempire l'annaffiatoio.

lunedì 4 giugno 2012

Peas & Love

Ecco una ottima soluzione al problema di ornare il balcone con un'ampia fogliatura, per non ricorrere a quelle finte siepi plasticose che si vedono sempre più frequentemente. La soluzione consiste nel seminare fagioli! Questi sono di una specie rampicante gigante e riempiono d'orgoglio il più dilettante dei coltivatori.
Non so quanto dureranno le piante, di fatto lo sforzo finora è stato davvero minimo e il raccolto si prevede già di soddisfazione. 
Anzi, già che ci sono vi presento l'altra creatura: i cespugli di pomodori! Anche questi crescono ad una velocità impressionante formando in poco tempo un bell'angolo verde, anche in questo caso rasserenando chi non ha molto tempo da dedicare al giardinaggio e all'orticoltura. Diciamo che il momento più arduo è stato il diradamento, due giorni fa, perchè la vegetazione era davvero molto fitta. L'anno prossimo anzichè sversare il contenuto di una bustina di semi direttamente in un unico vaso, la distribuirò fin dal principio misurando le distanze.
Dimenticavo: sul mio balcone orto-giardino ci sono anche basilico, rosmarino e lavanda, oltre a gerani, petunie e delle belle bulbose in procinto di fiorire. E meno consigliano di passare il tempo sui balconi, in questi giorni così sismici, più rimango a osservare la vita della mia casa. E' un balcone ancora vivo, il mio, ai confini di una distanza geografica che in questi giorni è considerata a rischio. Proprio questo pericolo imminente, presente e già diventato tragedia è sempre con noi, non è possibile neppure dormire senza sobbalzare alla più piccola vibrazione. Cosa è importante? Rimangono sempre pochi neuroni ma deve esserci quello che ci indica le priorità più urgenti, che in questi giorni ci fanno sentire di una precarietà estrema. Cosa è importante? Possiamo essere felici se non lo sono i nostri vicini?

giovedì 26 aprile 2012

Ricetta Hip Hop - Rock: Riso con Black Eyed Peas & Red Hot Chili Peppers

L'altro giorno sono finalmente riuscita a portare a termine la preparazione dei fagioli dall'occhio nero, e me li sono cucinata a dovere. Dopo averli messi in ammollo 6 ore e più come scritto sulla confezione, li ho sciacquati e fatti lessare. Poi altra cottura (tutto scritto sulla confezione) e infine il bello: ho cotto il riso (Carnaroli) nell'acqua di cottura dei fagioli. I fagioli nel frattempo li ho fatti passare in padella con olio e cipolla. Ho unito riso e fagioli, e come richiesto dalla bimba che ama il piccante, ho condito il tutto, oltre che con il parmigiano reggiano, con una goccia di tabasco piccantissimo...
Non contenta, di sera ho rielaborato il tutto, e ho inventato una tortilla meravigliosa e molto multiculturale. Ingredienti: gli stessi black eyed peas fatti passare al pomodoro (senza tabasco), fogliolina di lattuga, due fette sottili sottili di emmenthal e badaben badaben... spianata calabra piccante (qui con hot pepper). Ho un futuro nella ristorazione....

Guidare in città risparmiando carburante

In questo periodo ho avviato il mio nuovo esperimento. Il trip è, per gli inevitabili spostamenti automobilistici casa-lavoro, guidare con un occhio di riguardo al risparmio del carburante, e delle emissioni conseguenti, fattore altrettanto rilevante.
Mi sono letta tutte le decine di consigli per risparmiare carburante: questi vale la pena che ognuno se li cerchi in rete e li applichi. Diciamo che non è epoca da 'guida sportiva' nè di accelerate brusche per mostrare le proprie abilità al volante.
Una premessa fondamentale: applico uno stile di guida prudente, allendandomi in novità relative alla tecnica di guida solo sul percorso che conosco perfettamente. Se si pensa agli esperimenti non bisogna mai trascurare la sicurezza. Inoltre, la pendenza della strada che percorro è minima, abito in pianura!
Dunque, poichè la forza di gravità aiuta molto quando si hanno le ruote, diciamo che ci sono tratti in cui premendo la frizione la velocità rimane invariata rispetto a accelerare con un po' di gas, dunque in quei tratti premo la frizione e divento alquanto green. Poichè anche frenare è un consumo di energia, anche i tratti che precedono un semaforo che sarà sicuramente rosso quando lo raggiungeremo possono essere usati per rallentare senza frenare con il motore. In città, mi sono accorta che spesso acceleravo e poi frenavo inevitabilmente, dunque perchè non evitare questo automatismo quando si sa che arrivare incolonnati ai 60 o ai 40 all'ora produce il  medesimo risultato?
In sostanza, uso spesso la frizione e mi sorprendo di quali lunghi tratti riesco a percorrere senza fare rombare il motore. Chiaro che su discese più ripide non mi azzarderei mai a staccare il motore, così come nelle curve 'a radicchio'... 
Uso la frizione perchè non mi fido del cambio in 'folle', tenere il piede premuto mi dà maggior controllo sulla vettura e la possibilità di riattaccare il motore più rapidamente (sempre perchè comunque in auto non si scherza).
Altra cosuccia che ci consuma abbastanza: fare manovra. Prendiamo la mira bene prima di parcheggiare, risparmieremo minuti di emissioni! Se lungo la strada ad esempio è disponibile il primo stallo, meglio quello, in quanto non dovremo retrocedere prima di reimmetterci.  Quindi, se anche il parcheggio non è vicinissimo alla destinazione ma bisogna fare qualche metro in più, scegliamo pure quello che ci permette di fare meno manovre. 
Il tratto a piedi non ci farà di certo male, anzi!

lunedì 19 marzo 2012

Parmigiano Reggiano: non si butta nulla, nemmeno le croste!



Da qualche tempo abbiamo tolto ogni dubbio sull'impiego della crosta del formaggio Parmigiano Reggiano. Considerato l'investimento, ovviamente cerchiamo di grattuggiarlo il più possibile e, arrivati alla crosta usiamo anche quella.
Innanzitutto, a fugare ogni dubbio, sul sito del PG c'è scritto che la crosta è interamente edibile, in quanto non sottoposta a trattamenti. Vi confesso che quando l'ho letto mi sono rassicurata: da piccola la rubavo sempre, senza ovviamente alcuna valutazione sulla salubrità della leccornia. 
Per cui, per utilizzarla, è sufficiente raschiarla un po', dopodichè, largo spazio alla fantasia, ma anche alla tradizione. Il primo impiego è quello, semplicissimo, di aggiungere le croste al minestrone: l'effetto è di un insaporimento complessivo e di poter vincere nel  proprio piatto, insieme alla zuppa del giorno, dei bocconcini filanti molto appetitosi. E questo è un incentivo anche per i bambini, of course. Di qui a un risotto sopraffino, se si vuole andare sul raffinato, il passo è breve: direi che la crosta aggiunta a qualsiasi ricetta di risotto non può che renderlo ancora più buono. Il riso e il parmigiano reggiano si direbbe che abbiano un'affinità elettiva, ognuno lo può riconoscere. Infine, se si è avvezzi alla piacevole abitudine dell'aperitivo, c'è un modo per trasformare rapidamente i pezzettini di crosta in  stuzzichini, e consiste nel metterli nel microonde a massima potenza per 1-2 minuti. Poi infilati con gli stuzzicadenti, si possono servire agli ospiti più chic. 
A questo punto non dovremo più macchiarci dell'infame delitto di buttare le croste.

venerdì 17 febbraio 2012

Stefi, ci si rivede, eh? Merende e packaging...

Finalmente ci siamo ritrovate. Io e la Stefi, si intende. Arrivava il Corriere dei Piccoli (da metà anni Settanta per 8-10 anni fu meraviglioso e non ho più conosciuto un giornale per bambini a fumetti alla sua altezza) e ce lo contendevamo, appena l'avevo tra le mani era la prima storia a essere divorata. E' lo spirito con cui finalmente ci si muoveva nei confronti delle bambine: mente indipendente, creatività, anticonformismo e  anticonsumismo.
Quello che cercavo da regalare ai miei bimbi, e infatti l'ho trovato dal pediatra, in prestito dalla biblioteca, progetto "Nati per leggere". Me le ricordavo ancora le storie... L'ho fatta arrivare e adesso come allora con i miei pargoli (soprattutto la pargola, che avendo sei anni ci si riconosce alla grande) ce lo divoriamo. Abbandonano televisione e nintendo, non so se mi spiego, per venirmi attorno a leggere la Stefi.
Fa benissimo leggerla  con i propri bimbi. Per fargli capire in modo divertente le apparenze del consumismo, è quel che ci vuole. Vi faccio un esempio. C'è una puntata in cui Stefi parla della merenda che porta a scuola, lei sempre con pane e marmellata, la "PoDtiroli SamaDta" con la merendina tutta packaging. Così Stefi chiede i soldi alla mamma per comprarsela, poi alla sorella Valentina, poi al fratello Cesare, infine finisce i suoi spiccioli e lì... scatta lo spirito della Stefi, che la sua merendina se la fa da sola, anche meglio di quella 'compera'. Prende allora la marme-nonna, "quella buona con le ciliege di Scampiano", la spalma sul pane e la mette in un sacchetto a cui applica un etichettona che ha creato e decorato personalmente. La chiama il "Supermerendino Pirimpimpin" e la porta a scuola, cosicchè la Pontiroli all'uscita chiede a sua mamma di comprargliela della stessa marca... 
Ci credereste? La mia bimba non vede l'ora di inventarsi la sua merenda! Leggete leggete...

mercoledì 15 febbraio 2012

Cv europeo: modello per chi non ha tempo da perdere

Se per caso vi capita di dover compilare il Curriculum Vitae in formato europeo... non disperate! Dopo aver sudato sette camicie per compilare il mio, scaricato come documento word processor (non facciamo nomi di ditte per carità) al link , ho deciso di pensarci un po' e di risolvere a monte il problema della compilazione.
Il fatto è che le tabelle e i word processor non vanno molto d'accordo, e questo formato di cv è tutto una tabella. Se si tratta di inserire una sezione c'è da impazzire. Invece, una tabella va moltissimo d'accordo con i fogli elettronici, perchè allineamenti, nuove righe e formattazioni vengono da sè. Cosicchè, ecco qui: collegatevi al link CV europeo in formato foglio elettronico e usate questo.
Il procedimento consiste nei seguenti passi:
1) Effettuate il download del file indicato al link precedente
2) Personalizzatelo con le vostre informazioni, replicando le sezioni all'occorrenza (ad esempio Istruzione e Formazione e Esperienze professionali prevedono sezioni replicate)
3) A questo punto potete o personalizzare la stampa usando direttamente quanto compilato, oppure con un bel copia incolla lo copiate su un Word Processor e procedete agli abbellimenti.
4) Abbellimenti: Il formato carattere del CV europeo è l'Arial Narrow. Inoltre determinati titoli sono in maiuscoletto. E infine ci vuole il logo della bandierina e la linea tra la colonna sinistra e la destra.
In alternativa, ma non l'ho testato, si può anche usare l'autocomposizione (formato Europass, simile ma non identico), andando al link http://europass.cedefop.europa.eu/en/documents/curriculum-vitae.

venerdì 20 gennaio 2012

L'algoritmo per stirare

Forse ce la facciamo. A stirare, si intende. Con il nuovo anno un proposito che sarà una grande sfida: stirare! Finora ci siamo fatti aiutare. Il fatto è che se hai una persona che stira per te questa si autocostringe a stirare benissimo tutto, mentre su tante cose si può semplificare, risparmiando tempo. Inoltre, poichè la nostra presenza in orario diurno a casa è davvero limitata, e le pulizie di casa si fanno di giorno, l'ideona è stata di scambiare stiro e pulizie. Infatti se stiro di sera non dò certo fastidio a nessuno. Questo il primo vantaggio: utilizzo un elettrodomestico di sera, cosa migliore dal punto di vista ambientale. E inoltre lo utilizzo solo dove effettivamente necessario.  Secondo ingrediente per stirare: avere tutto pronto e comodo. Così se ho solo mezzoretta ce la posso fare a scaricare un po' il cestone. Terzo ingrediente: internet. Prima di stirare cercare i metodi più semplici e tutti i trucchetti su internet. Quarto ingrediente, fondamentale, anche questo ribadito sempre su internet: lavare e stendere in modo opportuno. Appena la roba esce dalla lavatrice, bisogna stirare bene le cuciture (talvolta gli indumenti si arricciano proprio lì) e distendere bene il tutto. Usare le grucce per stendere è la cosa giudicata migliore. Quinto: la mamma di mio marito. Appartenendo alla generazione favorevole alla pena di morte per chi stira le camice con la piega lungo il braccio, nonchè alla prima generazione di donne che lavorano e quindi hanno avuto sempre poco tempo, come noi, è l'insegnante perfetta. E infatti: prima si fa il collo (solo da una parte), poi la spalla, infilandola  proprio attorno all'asse da stiro, poi polsini e maniche (una stirata al polsino aperto, poi all'interno lungo la manica, poi si piega la manica e ci si passa, poi si piega ancora per appiattire se si è segnata la piega o per stirare laddove non si è passati per evitare la dannatissima piega. Infine il giro partendo dalla parte delle asole fino ai bottoni (o viceversa), ed è fatta.
Infine: un po' di autoconvincimento. Stirare è un momento comunque di meditazione, e questo serve. Si può ascoltare musica, mentre si stira, e anche ascoltare figli e mariti che in processione si recano dalla stirante per scambiare quattro chiacchiere. 
E poi, si libera il tempo dell'aiutante, per avere la casa sempre bella pulita, e si possono invitare gli amici dei bimbi, che diventano iperfelici. Eccolo qui, il nostro  premio.