giovedì 29 settembre 2011

Pranzare in ufficio: mangiare meglio, spendere meno, riutilizzare contenitori.

Lo confesso: anche io faccio una cosa orribile, imperdonabile...alle volte ...pranzo in ufficio (o al parco vicino)! E mi piace! Il riferimento è al "caso" emerso il 26 agosto su Repubblica, dal titolo "Ufficio, arriva il galateo per chi pranza alla scrivania", in cui si rivelano statistiche sui peggiori comportamenti alimentari a cui si possa assistere allorchè qualcuno decide di portarsi il cibo da casa... Sono del tutto d'accordo nell'idea di cercare una location più rilassante, ad esempio un parco, se ce n'è uno nei paraggi e non piove; in ogni caso, mi sembra utile sottolineare i pregi del pranzo portato da casa, nei giorni lavorativi. Il vantaggio principale è che si ha il controllo del pasto principale, avendo cucinato e scelto gli ingredienti, pertanto si riesce nutrirsi molto meglio. Nel mio caso, se mi capita di cucinare il mattino stesso il pasto del mezzogiorno, devo dire che quanto preparo non risente della fame delle ore centrali, ed è più facile cucinare cibi equilibrati. Un'altra bella ricaduta è che si possono portare gli avanzi di casa della sera prima, cosicchè si limita lo spreco. E questo non solo per il contenuto del frigo, ma anche per la frutta, altro alimento importantissimo spesso soggetto a deterioramento e consumato pochissimo nei pranzi al bar. E se non si ha niente in casa, ma si passa davanti a qualche negozio di alimentari, si possono acquistare alimenti freschissimi, sempre a beneficio della nostra salute. Ciò  permette di risparmiare, o perlomeno, con la stessa spesa, di procurarci cibi di maggior qualità, meno elaborati e quindi anche più digeribili (naturalmente le scatolette sono bandite...)
Poi c'è  il ragionamento sull'occorrente per pranzare in ufficio, oppure  'al sacco', nel parco più vicino. Qualche tovagliolo di carta non guasta, così come una dotazione di posate (che anche se di plastica possono essere portate a casa a lavarsi in lavastoviglie, idem i piatti). Invece i vari kit per il pranzo 'fuori casa' , con tanto di gavetta, posata e bicchiere colorati e spesso in offerta al supermercato, mi sembrano del tutto superflui: viviamo nell'epoca di contenitori e imballaggi, basta guardarci attorno e possiamo trovarne di ogni forma e per ogni esigenza: una gavetta perfetta ad esempio è contenitore giallo del cacao solubile, anch'esso lavastovigliabile infinite volte.Io lo uso sempre per l'insalata di cereali ed è perfetto!

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