tag:blogger.com,1999:blog-5509156510685907212024-02-24T11:49:56.054-08:00Esco di casaTIPS AND TRICKS ED ALTRI URAWAZA PER RISPARMIARE ENERGIA ED ENERGIE IN CASAUnknownnoreply@blogger.comBlogger155125tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-13805967630359074592014-01-02T02:24:00.001-08:002014-01-02T02:24:53.533-08:00Lettiera eco per gatti: smaltimento easy e niente tosse.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.greencat.it/site/wp-content/uploads/2013/06/gc001.fw_.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.greencat.it/site/wp-content/uploads/2013/06/gc001.fw_.png" width="124" /></a></div>
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Eccoci nel 2014. La nostra novità da circa due mesi è che abbiamo una MICIA!!! L'esordio è stato in leggera salita, chi scrive non ne aveva mai avuta una, e anche la scelta dei componenti per la sua toilette ha richiesto attenzione, in particolare la lettiera. Abbiamo provato quella ai silicati che dovrebbe essere iperassorbente e durare 30 giorni, quelle basiche e meno care, quelle 'fai la palla'. I problemi della lettiera in casa in genere sono legati all'odore, allo smaltimento (umido, residuo secco, wc,...) e alla polvere sollevata quando si rimuovono grumi e quant'altro. Personalmente quest'ultima mi ha causato tosse e fastidio al respiro, seppur lieve. Sono arrivata anche ad acquistare un sacco di pellet per evitare tale fastidio (non ancora utilizzato, lo regalerò). Abbiamo acquistato una lettiera fatta a casetta, che contiene molto bene polvere e sabbia e fortunatamente è stata subito di gradimento alla micia (l'abbiamo conquistata con un bianco e rosa hello kitty...!). Poi finalmente il rimedio a polvere e smaltimento. Facendo la spesa al supermercato il Gigante è apparsa la lettiera <a href="http://www.greencat.it/" target="_blank">greencat</a>, fatta con gli scarti della lavorazione dell'orzo. Questa si smaltisce nel wc sciogliendosi meglio della carta igienica, ha un prezzo inferiore a quello delle lettiere ai silicati, assorbe bene gli odori e in quanto a polveri non dà alcun fastidio, somiglia infatti alla crusca e non si solleva più di tanto.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-57598273902915027342013-03-29T08:01:00.002-07:002013-03-29T08:01:53.656-07:00Uova scadute? Organizza uno Scusin !<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.redacon.it/wp-content/uploads/Scusin-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="140" src="http://www.redacon.it/wp-content/uploads/Scusin-1.jpg" width="200" /></a></div>
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Alla vigilia di Pasqua bisogna parlare di uova! In questi giorni l'Appennino festeggia riscoprendo il gioco dello Scusin. Si gioca in due. Ciascuno dei due contendenti scontra il proprio uovo sodo con quello dell'altro. Vince chi non rompe l'uovo, che conquista l'uovo battuto. <a href="http://gazzettadireggio.gelocal.it/foto-e-video/lo-scusin-piace-a-grandi-e-piccini-1.3793334" target="_blank">Guardate qui che spasso</a>. E' un gioco antico, molto divertente, da organizzare in casa tutte le volte che nel frigo scopriamo una bella confezione di uova scadute da un po'. E da proporre in occasione di compleanni, festicciole, etc etc. </div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-73568648330653196812013-02-25T12:11:00.001-08:002013-02-25T12:11:08.074-08:00Problemi a piegare magliette e camicie ? Guardate come potete crearvi lo strumento che vi aiuta nel farlo. Praticamente, un urawaza al quadrato!<br />
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/XtjsBUSiORs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-22331039379190644822012-12-19T01:50:00.000-08:002012-12-19T01:51:43.518-08:00Viva le mamme blogger: Le ricette di Pentolandia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://pentolandia.files.wordpress.com/2012/12/salame.jpg?w=247&h=300" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://pentolandia.files.wordpress.com/2012/12/salame.jpg?w=247&h=300" width="165" /></a></div>
Calo cronico di zuccheri e poco tempo per cucinare? Ecco la formula magica di <a href="http://pentolandia.wordpress.com/2012/12/14/salame-di-cioccolato/" target="_blank">Pentolandia: salame al cioccolato</a>.<br />
E' solo un piccolo assaggio del blog della mia amica Marika, che ha deciso di condividere in rete la sua grande passione.<br />
E' un piacere riconoscersi anche come "mamme blogger" alle feste dell'asilo, tantopiù avendone testato personalmente i risultati. <br />
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<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-71541508004208857502012-10-03T06:53:00.001-07:002012-10-03T06:55:22.009-07:00Dall'orto sociale al social dell'orto: Grow the Planet<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://univarsity.files.wordpress.com/2012/03/grow-the-planet.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://univarsity.files.wordpress.com/2012/03/grow-the-planet.jpeg" width="200" /></a></div>
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Ho appena scovato questo meraviglioso Social: <a href="http://beta.growtheplanet.com/it/home" target="_blank">Grow the Planet</a>, dedicato alla cura dell'orto. Adesso adesso. Dateci un'occhiata, mi sono appena registrata e a dire il vero non potrei descriverlo al meglio ma...nei prossimi giorni o mesi vi terrò al corrente dei progressi del mio orto sul balcone, direttamente da lì!!!</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-11394641550851696012012-07-17T09:05:00.000-07:002012-07-17T09:05:39.774-07:00Capricci? La doccia li spazza via tutti!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.pergioco.net/GiocoDelloSpettacolo/Cinema/Film/Psyco/Psycho1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.pergioco.net/GiocoDelloSpettacolo/Cinema/Film/Psyco/Psycho1.jpg" width="151" /></a></div>
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La vedete? Potrebbe benissimo essere la foto della mia 'grande', scattata esattamente domenica, mentre, esasperata dai capricci veramente impossibili, l'ho messa sotto la doccia. L'espressione ci sta proprio tutta. E' stato...divertente, liberatorio per tutte e due, anzi, per la precisione, per tutti e tre, visto che tra i renitenti alla doccia e a qualsiasi umana proposta della giornata c'era anche 'il piccolo'. Loro strillavano che non la volevano fare, e questo ha reso la battaglia ancora più avvincente. Ho vinto io, e alla fine erano tranquilli e soavi. Il caldo è pesante in questi giorni, e i conflitti possono aumentare. Meglio lasciare all'acqua il ruolo di paciere, anestetizzandoli con l'aroma del docciaschiuma profumato (questa volta confesso che avevo acquistato "Dolci Notti", affidandomi ciecamente al messaggio pubblicitario, capirete che qualche speranza effimera talvolta aiuta). Poi quando non la vogliono fare devo dire che si risparmiano tempo ed acqua perchè in 5 minuti me li ritrovo belli lindi senza barchette o bolle di sapone o giochi lunghissimi tipici di questi riti. </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-42965815761488879062012-07-11T06:08:00.001-07:002012-07-11T06:09:17.821-07:00Le 100 cose da fare per essere un Eroe e sopravvivere sempre e ovunque<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSLflnIBVKcmCOaowL_HkETYDSQn-S83b4qkhgUpQJwUVljc5QIj5zBgUfyfAKWHVqmF5JnZiq9IU5rbN9kV8MkejiFBKBgsQrQ2OfkKIQPHOo-wJRRIMZ5DYQQ4en19032MahFXJVPD84/s1600/XEDC.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSLflnIBVKcmCOaowL_HkETYDSQn-S83b4qkhgUpQJwUVljc5QIj5zBgUfyfAKWHVqmF5JnZiq9IU5rbN9kV8MkejiFBKBgsQrQ2OfkKIQPHOo-wJRRIMZ5DYQQ4en19032MahFXJVPD84/s1600/XEDC.jpg" width="288" /></a></div>
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Ecco il libro che ho scoperto ieri, con tanto di indice (4,9 euro). E' stato un colpo di fulmine, anche ieri sera a casa ci siamo divertiti a leggere di come evitare gli ippopotami e come sopravvivere alle sabbie mobili. </div>
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D'altra parte in mezzo a queste soluzioni di problemi abbastanza improbabili ci sono anche suggerimenti per affrontare il bullismo e anche un eventuale blocco dell'ascensore, da leggere in alternanza alle tecniche di costruzione dell'igloo e ai vari inconvenienti che capitano durante le spedizioni più ardite.</div>
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Insieme alla Stefi (che comunque è il top), questo libro è riuscito a far spegnere la tv, e questo è un potere non da poco. Potrebbe essere interessante trovare attività che convincano i fanciulli a spegnere lo scatolotto delle meraviglie, molto più interessante che imponendo regole rigide. Che facciamo, ci proviamo?(nuovo edc tag: meglio della tv...)</div>
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<a href="https://encrypted-tbn1.google.com/images?q=tbn:ANd9GcS6VWVIwpkXnsjlcWa0YRtiWMPORjJqwtzmkJIwMrkjPhPXQHjSxQ" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://encrypted-tbn1.google.com/images?q=tbn:ANd9GcS6VWVIwpkXnsjlcWa0YRtiWMPORjJqwtzmkJIwMrkjPhPXQHjSxQ" width="135" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-29167005149918062012-07-05T07:31:00.003-07:002012-07-05T07:31:58.317-07:00I sacchetti biodegradabili: peccato buttarli!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://myportal.regione.veneto.it/opencms/export/sites/default/ProvVI/Chiampo/Servizi/servizi_comunali/ambiente_ed_ecologia/immagini/umido.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://myportal.regione.veneto.it/opencms/export/sites/default/ProvVI/Chiampo/Servizi/servizi_comunali/ambiente_ed_ecologia/immagini/umido.jpg" width="150" /></a></div>
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Evviva la raccolta dell'umido. Oggi posso dirlo, mentre solo l'anno scorso confessavo a <a href="http://www.babygreen.it/2011/01/mamma-green-della-settimana-annarita-esco-di-casa/">BabyGreen</a> di non riuscire a praticarla. Cosa è cambiato? E' successo che la nostra via è stata coinvolta in una raccolta differenziata ben organizzata, con tanto di operatori che hanno distribuito sacchetti per la raccolta di vetro, plastica e carta e il contenitore per l'umido. Conseguentemente al giro degli operatori, anche su richiesta degli abitanti, sono stati adeguati i cassonetti di carta e plastica (mentre in precedenza il cassonetto della plastica non era presente e quello della carta era insufficiente). </div>
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Il contenitore per i rifiuti organici, caratterizzato da tanti forellini sul coperchio in modo da lasciare traspirare il contenuto, è davvero impareggiabile quanto a capacità di mantenere il rifiuto umido in condizioni decenti per diversi giorni, anche sul balcone con queste temperature. E così per noi non è di nessun peso raccogliere gli avanzi di cibo, anzi direi che è vantaggioso. Il primo motivo per cui è meglio separare l'umido dal secco è che senza i rifiuti organici anche il sacchettone del secco può esere smaltito quando è proprio pieno, senza cattivi odori o deterioramenti abbastanza molesti. E questo anche dal punto di vista dell'igiene è positivo. </div>
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Il secondo vantaggio è che abbiamo finalmente scoperto il meraviglioso mondo del Mater-Bi. Premesso che i sacchetti riesco ad averli gratuitamente, in quanto il gestore dei rifiuti li mette a disposizione in diversi supermercati, essi possono essere usati in molti modi prima di raggiungere la destinazione finale.</div>
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Ad esempio ne faccio ampio uso per contenere le ciabatte dei bimbi nella borsa della piscina, o calze nelle valige, o qualsiasi altra attività che si possa svolgere con equivalenti non degradabili.<br />
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Ad esempio i sacchetti che si usano per conservare le verdure in frigorifero. Ho notato che conservando i cespi di insalata nel sacchetto biodegradabile, questi durano di più, rimanendo più asciutti. </div>
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Questo mi ha anche fatto pensare a come certi sistemi rimangano ancorati a abitudini assurde: lo stesso supermercato - con tanto di intere linee di prodotti green, che pure è stato costretto ad abolire i sacchetti di plastica per contenere la spesa, mentre all'uscita distribuisce gratuitamente i sacchetti dell'umido, all'ingresso obbliga i clienti a servirsi di sacchetti in polietilene per la frutta e la verdura sfuse! Speriamo almeno che leggano escodicasa...</div>
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<a href="http://www.genesis-chid.eu/cache/img-reha-11-centrifuga-per-insalata-good-grips-700.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="151" src="http://www.genesis-chid.eu/cache/img-reha-11-centrifuga-per-insalata-good-grips-700.jpg" width="200" /></a></div>
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Già ve l'ho detto che a me piace lavare personalmente l'insalata. Quella già imbustata ha un altro sapore, si deteriora rapidamente e in più, quando si avvicina la data di scadenza, necessita comunque di un nuovo lavaggio. E non abbiamo ancora considerato il prezzo. Così, sabato, dopo aver acquistato l'insalata della scuola primaria della mia figlia, mi sono messa a lavarla. E lava che ti lava, lo spirito di edc che è sempre con me (nei pochi momenti di casalinghitudine, serve a rallegrarmi), accortosi dei miei timidi sguardi alle numerose piante sul balcone, mi ha suggerito: " Ma tutta quell'acqua che usi per sciacquare l'insalata, perchè non la metti nell'annaffiatoio, che è anche più vicino a questo lavandino che a quello in cui solitamente lo riempi?" Non potendo contraddire lo spirito, l'ho assecondato, e in effetti ne ho subito tratto una sensazione di benessere, avendo sottratto allo spreco dell'acqua che per le piante era buonissima. Così ho anche fatto un giro in meno per riempire l'annaffiatoio.</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-14458046772645363002012-06-04T04:29:00.000-07:002012-06-04T06:00:58.109-07:00Peas & Love<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2XUTRuGhldKBIi6KBiW_54L_1QVlTgnciE7eC4A41ifxkpivQuidBeDFhhus2a00qJWHn_-KOM_DbBTHeunTfmD_hzHEtTmA9dUCs9BrCkO4yY1b3Gq0Th-mxjUMInmsP8ptrPBt2yVZ4/s1600/20120603_fag.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2XUTRuGhldKBIi6KBiW_54L_1QVlTgnciE7eC4A41ifxkpivQuidBeDFhhus2a00qJWHn_-KOM_DbBTHeunTfmD_hzHEtTmA9dUCs9BrCkO4yY1b3Gq0Th-mxjUMInmsP8ptrPBt2yVZ4/s1600/20120603_fag.jpg" width="200" /></a></div>
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Ecco una ottima soluzione al problema di ornare il balcone con un'ampia fogliatura, per non ricorrere a quelle finte siepi plasticose che si vedono sempre più frequentemente. La soluzione consiste nel seminare fagioli! Questi sono di una specie rampicante gigante e riempiono d'orgoglio il più dilettante dei coltivatori.</div>
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Non so quanto dureranno le piante, di fatto lo sforzo finora è stato davvero minimo e il raccolto si prevede già di soddisfazione. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiqXAan5GMY_AioXHPqTI4Mj0P7zTxXr9pbHg6IncXSNCQ_iopTx2w9VFbc6VszFph888O9WwuixmL3TTJofRbnf78WyYrMbJJPcO6IhjtkUY2ApWhT1V28WKzzEeyX_fEXyd4IXXVTwBP/s1600/20120603_pom.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiqXAan5GMY_AioXHPqTI4Mj0P7zTxXr9pbHg6IncXSNCQ_iopTx2w9VFbc6VszFph888O9WwuixmL3TTJofRbnf78WyYrMbJJPcO6IhjtkUY2ApWhT1V28WKzzEeyX_fEXyd4IXXVTwBP/s1600/20120603_pom.jpg" width="200" /></a></div>
Anzi, già che ci sono vi presento l'altra creatura: i cespugli di pomodori! Anche questi crescono ad una velocità impressionante formando in poco tempo un bell'angolo verde, anche in questo caso rasserenando chi non ha molto tempo da dedicare al giardinaggio e all'orticoltura. Diciamo che il momento più arduo è stato il diradamento, due giorni fa, perchè la vegetazione era davvero molto fitta. L'anno prossimo anzichè sversare il contenuto di una bustina di semi direttamente in un unico vaso, la distribuirò fin dal principio misurando le distanze. </div>
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Dimenticavo: sul mio balcone orto-giardino ci sono anche basilico, rosmarino e lavanda, oltre a gerani, petunie e delle belle bulbose in procinto di fiorire. E meno consigliano di passare il tempo sui balconi, in questi giorni così sismici, più rimango a osservare la vita della mia casa. E' un balcone ancora vivo, il mio, ai confini di una distanza geografica che in questi giorni è considerata a rischio. Proprio questo pericolo imminente, presente e già diventato tragedia è sempre con noi, non è possibile neppure dormire senza sobbalzare alla più piccola vibrazione. Cosa è importante? Rimangono sempre pochi neuroni ma deve esserci quello che ci indica le priorità più urgenti, che in questi giorni ci fanno sentire di una precarietà estrema. Cosa è importante? Possiamo essere felici se non lo sono i nostri vicini?</div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-18374342639857664412012-04-26T04:33:00.001-07:002012-04-26T04:33:29.226-07:00Ricetta Hip Hop - Rock: Riso con Black Eyed Peas & Red Hot Chili Peppers<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn3.google.com/images?q=tbn:ANd9GcStNx-GL6CMI7bIgpoQS5jADJ4WoZP7E6nP0D0vEtAlGXXfV6dm" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://encrypted-tbn3.google.com/images?q=tbn:ANd9GcStNx-GL6CMI7bIgpoQS5jADJ4WoZP7E6nP0D0vEtAlGXXfV6dm" width="200" /></a></div>
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L'altro giorno sono finalmente riuscita a portare a termine la preparazione dei fagioli dall'occhio nero, e me li sono cucinata a dovere. Dopo averli messi in ammollo 6 ore e più come scritto sulla confezione, li ho sciacquati e fatti lessare. Poi altra cottura (tutto scritto sulla confezione) e infine il bello: ho cotto il riso (Carnaroli) nell'acqua di cottura dei fagioli. I fagioli nel frattempo li ho fatti passare in padella con olio e cipolla. Ho unito riso e fagioli, e come richiesto dalla bimba che ama il piccante, ho condito il tutto, oltre che con il parmigiano reggiano, con una goccia di tabasco piccantissimo... </div>
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Non contenta, di sera ho rielaborato il tutto, e ho inventato una tortilla meravigliosa e molto multiculturale. Ingredienti: gli stessi black eyed peas fatti passare al pomodoro (senza tabasco), fogliolina di lattuga, due fette sottili sottili di emmenthal e badaben badaben... spianata calabra piccante (qui con hot pepper). Ho un futuro nella ristorazione....</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-10761741410048860812012-04-26T02:41:00.000-07:002012-04-26T04:14:21.641-07:00Guidare in città risparmiando carburante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2011/11/DOE-ed-EPA-lanciano-la-guida-ai-carburanti-efficienti.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="http://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2011/11/DOE-ed-EPA-lanciano-la-guida-ai-carburanti-efficienti.jpg" width="200" /></a></div>
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In questo periodo ho avviato il mio nuovo esperimento. Il trip è, per gli inevitabili spostamenti automobilistici casa-lavoro, guidare con un occhio di riguardo al risparmio del carburante, e delle emissioni conseguenti, fattore altrettanto rilevante.</div>
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Mi sono letta tutte le decine di consigli per risparmiare carburante: questi vale la pena che ognuno se li cerchi in rete e li applichi. Diciamo che non è epoca da 'guida sportiva' nè di accelerate brusche per mostrare le proprie abilità al volante. </div>
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Una premessa fondamentale: applico uno stile di guida prudente, allendandomi in novità relative alla tecnica di guida solo sul percorso che conosco perfettamente. Se si pensa agli esperimenti non bisogna<b> mai trascurare la sicurezza</b>. Inoltre, la pendenza della strada che percorro è minima, abito in pianura!</div>
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Dunque, poichè la forza di gravità aiuta molto quando si hanno le ruote, diciamo che ci sono tratti in cui premendo la frizione la velocità rimane invariata rispetto a accelerare con un po' di gas, dunque in quei tratti premo la frizione e divento alquanto green. Poichè anche frenare è un consumo di energia, anche i tratti che precedono un semaforo che sarà sicuramente rosso quando lo raggiungeremo possono essere usati per rallentare senza frenare con il motore. In città, mi sono accorta che spesso acceleravo e poi frenavo inevitabilmente, dunque perchè non evitare questo automatismo quando si sa che arrivare incolonnati ai 60 o ai 40 all'ora produce il medesimo risultato? </div>
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In sostanza, uso spesso la frizione e mi sorprendo di quali lunghi tratti riesco a percorrere senza fare rombare il motore. Chiaro che su discese più ripide non mi azzarderei mai a staccare il motore, così come nelle curve 'a radicchio'... </div>
<div style="text-align: justify;">
Uso la frizione perchè non mi fido del cambio in 'folle', tenere il piede premuto mi dà maggior controllo sulla vettura e la possibilità di riattaccare il motore più rapidamente (sempre perchè comunque in auto non si scherza).</div>
<div style="text-align: justify;">
Altra cosuccia che ci consuma abbastanza: fare manovra. Prendiamo la mira bene prima di parcheggiare, risparmieremo minuti di emissioni! Se lungo la strada ad esempio è disponibile il primo stallo, meglio quello, in quanto non dovremo retrocedere prima di reimmetterci. Quindi, se anche il parcheggio non è vicinissimo alla destinazione ma bisogna fare qualche metro in più, scegliamo pure quello che ci permette di fare meno manovre. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il tratto a piedi non ci farà di certo male, anzi!</div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-85592603155974607712012-03-19T03:41:00.001-07:002012-03-19T03:42:11.400-07:00Parmigiano Reggiano: non si butta nulla, nemmeno le croste!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.piacerevero.it/sites/voiello.it/files/imagecache/w200/foto17.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="http://www.piacerevero.it/sites/voiello.it/files/imagecache/w200/foto17.gif" width="200" /></a></div><a href="http://nigredoalbedorubedo.files.wordpress.com/2011/12/crosta-grana.jpg?w=300&h=187" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a><br />
<div style="text-align: justify;">Da qualche tempo abbiamo tolto ogni dubbio sull'impiego della crosta del formaggio Parmigiano Reggiano. Considerato l'investimento, ovviamente cerchiamo di grattuggiarlo il più possibile e, arrivati alla crosta usiamo anche quella.</div><div style="text-align: justify;">Innanzitutto, a fugare ogni dubbio, <a href="http://www.parmigiano-reggiano.it/come/guida_parmigiano_reggiano/segni_particolari.aspx">sul sito del PG</a> c'è scritto che la crosta è interamente edibile, in quanto non sottoposta a trattamenti. Vi confesso che quando l'ho letto mi sono rassicurata: da piccola la rubavo sempre, senza ovviamente alcuna valutazione sulla salubrità della leccornia. </div><div style="text-align: justify;">Per cui, per utilizzarla, è sufficiente raschiarla un po', dopodichè, largo spazio alla fantasia, ma anche alla tradizione. Il primo impiego è quello, semplicissimo, di aggiungere le croste al minestrone: l'effetto è di un insaporimento complessivo e di poter vincere nel proprio piatto, insieme alla zuppa del giorno, dei bocconcini filanti molto appetitosi. E questo è un incentivo anche per i bambini, of course. Di qui a un risotto sopraffino, se si vuole andare sul raffinato, il passo è breve: direi che la crosta aggiunta a qualsiasi ricetta di risotto non può che renderlo ancora più buono. Il riso e il parmigiano reggiano si direbbe che abbiano un'affinità elettiva, ognuno lo può riconoscere. Infine, se si è avvezzi alla piacevole abitudine dell'aperitivo, c'è un modo per trasformare rapidamente i pezzettini di crosta in stuzzichini, e consiste nel metterli nel microonde a massima potenza per 1-2 minuti. Poi infilati con gli stuzzicadenti, si possono servire agli ospiti più chic. </div><div style="text-align: justify;">A questo punto non dovremo più macchiarci dell'infame delitto di buttare le croste.</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-21306262531754082722012-02-17T00:15:00.000-08:002012-02-17T00:16:06.998-08:00Stefi, ci si rivede, eh? Merende e packaging...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.fumetto-online.it/ew/ew_albi/images/RIZZOLI%20LIBRI/stefi001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.fumetto-online.it/ew/ew_albi/images/RIZZOLI%20LIBRI/stefi001.jpg" width="141" /></a></div><div style="text-align: justify;">Finalmente ci siamo ritrovate. Io e la Stefi, si intende. Arrivava il Corriere dei Piccoli (da metà anni Settanta per 8-10 anni fu meraviglioso e non ho più conosciuto un giornale per bambini a fumetti alla sua altezza) e ce lo contendevamo, appena l'avevo tra le mani era la prima storia a essere divorata. E' lo spirito con cui finalmente ci si muoveva nei confronti delle bambine: mente indipendente, creatività, anticonformismo e anticonsumismo.</div><div style="text-align: justify;">Quello che cercavo da regalare ai miei bimbi, e infatti l'ho trovato dal pediatra, in prestito dalla biblioteca, progetto "<a href="http://www.natiperleggere.it/">Nati per leggere</a>". Me le ricordavo ancora le storie... L'ho fatta arrivare e adesso come allora con i miei pargoli (soprattutto la pargola, che avendo sei anni ci si riconosce alla grande) ce lo divoriamo. Abbandonano televisione e nintendo, non so se mi spiego, per venirmi attorno a leggere la Stefi.</div><div style="text-align: justify;">Fa benissimo leggerla con i propri bimbi. Per fargli capire in modo divertente le apparenze del consumismo, è quel che ci vuole. Vi faccio un esempio. C'è una puntata in cui Stefi parla della merenda che porta a scuola, lei sempre con pane e marmellata, la "PoDtiroli SamaDta" con la merendina tutta packaging. Così Stefi chiede i soldi alla mamma per comprarsela, poi alla sorella Valentina, poi al fratello Cesare, infine finisce i suoi spiccioli e lì... scatta lo spirito della Stefi, che la sua merendina se la fa da sola, anche meglio di quella 'compera'. Prende allora la marme-nonna, "quella buona con le ciliege di Scampiano", la spalma sul pane e la mette in un sacchetto a cui applica un etichettona che ha creato e decorato personalmente. La chiama il "Supermerendino Pirimpimpin" e la porta a scuola, cosicchè la Pontiroli all'uscita chiede a sua mamma di comprargliela della stessa marca... </div><div style="text-align: justify;">Ci credereste? La mia bimba non vede l'ora di inventarsi la sua merenda! Leggete leggete...</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-40429761896032796612012-02-15T09:32:00.002-08:002012-02-16T23:41:27.016-08:00Cv europeo: modello per chi non ha tempo da perdere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;">Se per caso vi capita di dover compilare il Curriculum Vitae in formato europeo... non disperate! Dopo aver sudato sette camicie per compilare il mio, scaricato come documento word processor (non facciamo nomi di ditte per carità) al <a href="http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=modello%20cv%20europeo&source=web&cd=4&ved=0CFcQFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.linklavoro.it%2Fcv_format_it.doc&ei=duk7T4iuO-fi4QSEnMmkBg&usg=AFQjCNFonl4D2qdVRm-YYOZysU9ow9xqtA&sig2=L6b-pdVzU4y6ykSv25qQAw&cad=rja">link</a> , ho deciso di pensarci un po' e di risolvere a monte il problema della compilazione.</div><div style="text-align: justify;">Il fatto è che le tabelle e i word processor non vanno molto d'accordo, e questo formato di cv è tutto una tabella. Se si tratta di inserire una sezione c'è da impazzire. Invece, una tabella va moltissimo d'accordo con i fogli elettronici, perchè allineamenti, nuove righe e formattazioni vengono da sè. Cosicchè, ecco qui: collegatevi al link <a href="https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AuDGvNy3P1xwdEI0cmhUSlZrNkhFLXhDaTYtaENJckE">CV europeo in formato foglio elettronico</a> e usate questo.</div><div style="text-align: justify;">Il procedimento consiste nei seguenti passi:</div><div style="text-align: justify;">1) Effettuate il download del file indicato al link precedente</div><div style="text-align: justify;">2) Personalizzatelo con le vostre informazioni, replicando le sezioni all'occorrenza (ad esempio Istruzione e Formazione e Esperienze professionali prevedono sezioni replicate)</div><div style="text-align: justify;">3) A questo punto potete o personalizzare la stampa usando direttamente quanto compilato, oppure con un bel copia incolla lo copiate su un Word Processor e procedete agli abbellimenti.</div><div style="text-align: justify;">4) Abbellimenti: Il formato carattere del CV europeo è l'Arial Narrow. Inoltre determinati titoli sono in maiuscoletto. E infine ci vuole il logo della bandierina e la linea tra la colonna sinistra e la destra.</div><div style="text-align: justify;">In alternativa, ma non l'ho testato, si può anche usare l'autocomposizione (formato Europass, simile ma non identico), andando al link <a href="http://europass.cedefop.europa.eu/en/documents/curriculum-vitae">http://europass.cedefop.europa.eu/en/documents/curriculum-vitae</a>.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-30560738280707746962012-01-20T05:54:00.000-08:002012-01-20T05:54:40.310-08:00L'algoritmo per stirare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.play-italy.com/wp-content/uploads/Immagine-61-727x500.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="http://www.play-italy.com/wp-content/uploads/Immagine-61-727x500.png" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Forse ce la facciamo. A stirare, si intende. Con il nuovo anno un proposito che sarà una grande sfida: stirare! Finora ci siamo fatti aiutare. Il fatto è che se hai una persona che stira per te questa si autocostringe a stirare benissimo tutto, mentre su tante cose si può semplificare, risparmiando tempo. Inoltre, poichè la nostra presenza in orario diurno a casa è davvero limitata, e le pulizie di casa si fanno di giorno, l'ideona è stata di scambiare stiro e pulizie. Infatti se stiro di sera non dò certo fastidio a nessuno. Questo il primo vantaggio: utilizzo un elettrodomestico di sera, cosa migliore dal punto di vista ambientale. E inoltre lo utilizzo solo dove effettivamente necessario. Secondo ingrediente per stirare: avere tutto pronto e comodo. Così se ho solo mezzoretta ce la posso fare a scaricare un po' il cestone. Terzo ingrediente: internet. Prima di stirare cercare i metodi più semplici e tutti i trucchetti su internet. Quarto ingrediente, fondamentale, anche questo ribadito sempre su internet: lavare e stendere in modo opportuno. Appena la roba esce dalla lavatrice, bisogna stirare bene le cuciture (talvolta gli indumenti si arricciano proprio lì) e distendere bene il tutto. Usare le grucce per stendere è la cosa giudicata migliore. Quinto: la mamma di mio marito. Appartenendo alla generazione favorevole alla pena di morte per chi stira le camice con la piega lungo il braccio, nonchè alla prima generazione di donne che lavorano e quindi hanno avuto sempre poco tempo, come noi, è l'insegnante perfetta. E infatti: prima si fa il collo (solo da una parte), poi la spalla, infilandola proprio attorno all'asse da stiro, poi polsini e maniche (una stirata al polsino aperto, poi all'interno lungo la manica, poi si piega la manica e ci si passa, poi si piega ancora per appiattire se si è segnata la piega o per stirare laddove non si è passati per evitare la dannatissima piega. Infine il giro partendo dalla parte delle asole fino ai bottoni (o viceversa), ed è fatta.</div><div style="text-align: justify;">Infine: un po' di autoconvincimento. Stirare è un momento comunque di meditazione, e questo serve. Si può ascoltare musica, mentre si stira, e anche ascoltare figli e mariti che in processione si recano dalla stirante per scambiare quattro chiacchiere. </div><div style="text-align: justify;">E poi, si libera il tempo dell'aiutante, per avere la casa sempre bella pulita, e si possono invitare gli amici dei bimbi, che diventano iperfelici. Eccolo qui, il nostro premio.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-28981382185014822142011-11-25T04:34:00.000-08:002011-11-25T04:36:13.620-08:00La nostra nuova bambola: 40 anni e non sentirli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijYDVh0qf_aWcmzzLEuhbs9snsY83sSEywl0cSwU8pwDhDlH3DHXF4y4zUb5LWi7rYxRyvbK4vK6SyXODWeFaAXyIt6XYoimZB8dxi-Q-OK6BoWJgIYnbLcCH8tUj2sO7ujfqqwO6YVbjq/s1600/baby_amore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijYDVh0qf_aWcmzzLEuhbs9snsY83sSEywl0cSwU8pwDhDlH3DHXF4y4zUb5LWi7rYxRyvbK4vK6SyXODWeFaAXyIt6XYoimZB8dxi-Q-OK6BoWJgIYnbLcCH8tUj2sO7ujfqqwO6YVbjq/s320/baby_amore.jpg" width="240" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ecco il risultato dell' amorevole restauro della nostra nuova amica di Cicciobello. Eccovela già al massimo dello splendore. L'abbiamo avuta una domenica del mese scorso nella piazzetta davanti a casa. Mentre i nostri bimbi giocavano una sui pattini e l'altro in bicicletta, è apparsa una signora sulla settantina avanzata con al guinzaglio due cagnolini e in una busta di plastica questo bambolotto. Lo ha offerto ai miei piccoli - "Era di mia figlia, sa, che adesso ha 45 anni, ha solo un bimbo maschio, io devo liberare la casa, lo volete? E' una bella bambola, non badavo a spese, guardi..." Come rifiutarla? Ce la siamo adottati, un essere umidiccio (l'aveva appena lavata), che indossava un cappotto bianco un po' sdrucito con l'etichetta Cicciobello e dei mutandoni azzurri di lana sintetica con una macchia color caffelatte. All'interno, una gommapiuma in via di sbriciolamento, dall'aspetto abbastanza inquietante. I capelli, appiattiti e umidi. Insomma, non era proprio tanto diversa da quelle belle bambole rotte onnipresenti nei film dell'orrore, e avere con noi una tal presenza ... ha velocizzato sicuramente la procedura di restyling. Ora: non è che perchè adotto una bambola vittima di un disperato abbandono devo per forza tenerle i vestiti vecchi e per non rovinarla devo esimermi da un lavaggio un po' più deciso di quello successivo al momento della consegna, giusto? O la va o la spacca. La gommapiuma, via! Nascosta affinchè i bimbi non ne respirassero le particelle. E poi: spogliatura e immersione per mezza giornata in acqua e detersivo, di tutto il resto (i vestiti in lavatrice, testa e corpo mi sembrava eccessivo). Sciacquatura dei capelli con shampoo baby e balsamo spray: profumatissimi. Asciugatura impeccabile con phonata degna del miglior coiffeur.</div><div style="text-align: justify;">A questo punto rimaneva solo la sostituzione dell'imbottitura, mi è giunto in soccorso un fantastico maglione di cashmere infeltrito finito nel sacchetto degli stracci. Sistemata questa, riuscita anche bene, ho potuto in modo sacrosanto liberarmi del moncone in gommapiuma. E infine: una nuovo outfit alla moda. Proprio in conclusione di questo percorso ci dovevamo recare ad acquistare le scarpe invernali dei bimbi, in un negozio in cui hanno anche i giocattoli... et voilà, 4 euro e un nuovo vestitino molto chic (me li hanno abbuonati con la spesa delle scarpe ...). Eccola lì, i bimbi le hanno dato un nome, Baby Amore, e l'hanno portata a conoscere Cicciobello, che abita dai nonni.<br />
<i>E visse per altri 40 anni felice e contenta.</i></div><div style="text-align: justify;"></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-67165792610866384232011-11-25T01:07:00.000-08:002011-11-25T01:07:08.583-08:00La quadricolore ha il suo fascino ... e i suoi vantaggi!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3ZxgL3mq_vgGkBzr2alego0MN8wXxovrDA-sIGF-yr5xypY14w9qV15lAtUNWOgjHFUTloR5g1aCE49Xn2yg6WDD6c9nV27Pe62LPkFW8Ru4_5P6x6PEqqd4A78R5LOFwhuRgwmhrm4c/s1600/Penne-stilografiche-e-multicolore-BIC-4-colori1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3ZxgL3mq_vgGkBzr2alego0MN8wXxovrDA-sIGF-yr5xypY14w9qV15lAtUNWOgjHFUTloR5g1aCE49Xn2yg6WDD6c9nV27Pe62LPkFW8Ru4_5P6x6PEqqd4A78R5LOFwhuRgwmhrm4c/s320/Penne-stilografiche-e-multicolore-BIC-4-colori1.jpg" width="214" /></a></div>Insomma: si risparmia spazio, si trova velocemente la penna giusta per qualsiasi evenienza e si risparmia anche un po' di plastica, oltre ad avere in tasca un oggetto cult.<br />
<br />
(non prendetemi mai troppo sul serio...)Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-91652719991169894932011-10-20T08:11:00.000-07:002011-10-20T08:23:33.221-07:00Peccato buttarlo: i porta floppy - schedari GTD e umidificatori<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV_Hw9rZT5_FuO0VXZwFTq-jsxrKkqJVxF9WX-tqm3xjsmg2-TTjFXsBwF_8F-_1kSEQvhIUNKdxUHBzbxEFQPe3o5zlDLiJuibaHr57WJGw23bZmUcwpC0M4gtHRUm0v4ucf9LCsK7CcZ/s1600/pf_sched_gtd.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV_Hw9rZT5_FuO0VXZwFTq-jsxrKkqJVxF9WX-tqm3xjsmg2-TTjFXsBwF_8F-_1kSEQvhIUNKdxUHBzbxEFQPe3o5zlDLiJuibaHr57WJGw23bZmUcwpC0M4gtHRUm0v4ucf9LCsK7CcZ/s200/pf_sched_gtd.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ve li ricordate? I contenitori in plexiglass da 10 floppy disk che ci hanno custodito i files della tesi di laurea, nonchè backup di sistemi operativi, antivirus etc etc. Ebbene: se davvero dei floppy non sappiamo più cosa fare, salviamone almeno i contenitori.</div><div style="text-align: justify;">Ecco due proposte, made in edc: nell'immagine sopra, possiamo vedere la trasformazione di un porta floppy (a sinistra) in mini-schedario, nel quale possiamo infilare nel piano di sotto i fogliettini bianchi di scorta (meglio se ottenuti dal retro di stampe che non ci servono) e al di sopra quelli pronti per essere scritti. Una volta aperto quello di fianco, è possibile creare una pila per la gestione dei promemoria. Con più di questi schedari, si può applicare il famoso metodo Get Things Done di David Allen.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJtc86L6gjZYjhyXtpdKdcECnGc_NC79U5zUPRnVMDtmwsDb6DZOOypHMDbdSW77_-dG8yYGHnX2zgApx-V8wp5TkxKEFpPhNJk8EYTcpjvyP9Dz-b0mz8iL_WqP1ZxYwuqC836Q58SSwv/s1600/pf_humid_compac.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJtc86L6gjZYjhyXtpdKdcECnGc_NC79U5zUPRnVMDtmwsDb6DZOOypHMDbdSW77_-dG8yYGHnX2zgApx-V8wp5TkxKEFpPhNJk8EYTcpjvyP9Dz-b0mz8iL_WqP1ZxYwuqC836Q58SSwv/s200/pf_humid_compac.jpg" width="175" /></a></div><div style="text-align: justify;">La seconda applicazione l'ho attuata proprio oggi in quanto nel mio ufficio hanno appena acceso i termosifoni ma non c'è l'umidificatore. Ebbene, ho riempito con un po' d'acqua quest'altro modello di porta floppy.</div><div style="text-align: justify;">Se a qualcuno viene in mente qualche altra idea ...</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-65024382446291385652011-09-29T06:50:00.000-07:002011-09-29T06:53:33.819-07:00Pranzare in ufficio: mangiare meglio, spendere meno, riutilizzare contenitori.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0PCmcg1OQirJnTXDdLhZ4qk6ikkMYo7cGtei5UdVODN6_WA7xyFDgWPvZZ_eJzh7-QUcrwWjAnL_nnikzoD2dRn7nGpNrJVSDUwzeOzaSarpxMsxipHi00cQeGuUK_oid4M14df3EVPaE/s1600/cacaosol.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0PCmcg1OQirJnTXDdLhZ4qk6ikkMYo7cGtei5UdVODN6_WA7xyFDgWPvZZ_eJzh7-QUcrwWjAnL_nnikzoD2dRn7nGpNrJVSDUwzeOzaSarpxMsxipHi00cQeGuUK_oid4M14df3EVPaE/s1600/cacaosol.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">Lo confesso: anche io faccio una cosa orribile, imperdonabile...alle volte ...pranzo in ufficio (o al parco vicino)! E mi piace! Il riferimento è al "caso" emerso il 26 agosto su Repubblica, dal titolo "<a href="http://www.repubblica.it/cronaca/2011/08/26/news/ufficio_arriva_il_galateo_per_chi_pranza_alla_scrivania-20884970/">Ufficio, arriva il galateo per chi pranza alla scrivania</a>", in cui si rivelano statistiche sui peggiori comportamenti alimentari a cui si possa assistere allorchè qualcuno decide di portarsi il cibo da casa... Sono del tutto d'accordo nell'idea di cercare una location più rilassante, ad esempio un parco, se ce n'è uno nei paraggi e non piove; in ogni caso, mi sembra utile sottolineare i pregi del pranzo portato da casa, nei giorni lavorativi. Il vantaggio principale è che si ha il controllo del pasto principale, avendo cucinato e scelto gli ingredienti, pertanto si riesce nutrirsi molto meglio. Nel mio caso, se mi capita di cucinare il mattino stesso il pasto del mezzogiorno, devo dire che quanto preparo non risente della fame delle ore centrali, ed è più facile cucinare cibi equilibrati. Un'altra bella ricaduta è che si possono portare gli avanzi di casa della sera prima, cosicchè si limita lo spreco. E questo non solo per il contenuto del frigo, ma anche per la frutta, altro alimento importantissimo spesso soggetto a deterioramento e consumato pochissimo nei pranzi al bar. E se non si ha niente in casa, ma si passa davanti a qualche negozio di alimentari, si possono acquistare alimenti freschissimi, sempre a beneficio della nostra salute. Ciò permette di risparmiare, o perlomeno, con la stessa spesa, di procurarci cibi di maggior qualità, meno elaborati e quindi anche più digeribili (naturalmente le scatolette sono bandite...)</div><div style="text-align: justify;">Poi c'è il ragionamento sull'occorrente per pranzare in ufficio, oppure 'al sacco', nel parco più vicino. Qualche tovagliolo di carta non guasta, così come una dotazione di posate (che anche se di plastica possono essere portate a casa a lavarsi in lavastoviglie, idem i piatti). Invece i vari kit per il pranzo 'fuori casa' , con tanto di gavetta, posata e bicchiere colorati e spesso in offerta al supermercato, mi sembrano del tutto superflui: viviamo nell'epoca di contenitori e imballaggi, basta guardarci attorno e possiamo trovarne di ogni forma e per ogni esigenza: una gavetta perfetta ad esempio è contenitore giallo del cacao solubile, anch'esso lavastovigliabile infinite volte.Io lo uso sempre per l'insalata di cereali ed è perfetto!</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-42671237990010147002011-09-28T00:47:00.000-07:002011-09-28T00:47:13.609-07:00La q neutrino persa nel tunnel GelminiNon si fa a tempo a nominare il diavolo che spunta la coda ... possibile stampare in 20 esemplari lo stesso strafalcione e non accorgersene? Ogni giorno questa scuola mi rattrista. Il 19 settembre, primo giorno, ancora non erano state nominate le insegnanti, che sono arrivate il 22, ma già sappiamo che l'insegnante di italiano rimarrà fino a dicembre.<br />
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQgoW-toBbn15nlrd644QpJJ_v5Y-TDgYT9eDsQoh4WwA6vc7jkSYHaPLHSmTMVOmSsHlROcNFeldIhYFRSCnvNwCcEoSpTc94UZQp66GBnOd5DcuQJZDmOcQ8UOFbFeKSFRPC2KNTd2AT/s400/ACUISTATO_light.jpg" width="400" /></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-2725583640772985282011-09-27T07:15:00.000-07:002011-09-27T07:15:46.760-07:00Trasmettere un patrimonio prezioso come la nostra cultura.<div style="text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="http://www.wuz.it/mm/4110/00288919_b.jpg" width="185" /> Non credo che basterà la scuola italiana a trasmettere ai miei figli la passione per la cultura. Per il buon italiano, ad esempio. Sono una di quelle persone che ama profondamente la propria lingua, perchè è musicale, perchè ha una storia ricchissima, e perchè me l'ha trasmessa mia madre, semplicemente comunicando con me in italiano limpido, senza forme viziate o viziose. La lingua che parlo è il primo elemento di un patrimonio che ho ricevuto in ottima forma, e che vorrei mantenere in perfetto stato, nonostante l'atmosfera di questo nuovo millennio sia particolarmente corrosiva nei confronti di cose preziosissime. Attraverso la lingua si veicola anche la storia. Anche in questo caso, si tratta di un patrimonio prezioso di memorie che riceviamo e che non va dissipato. Ci sono tante memorie. Ci sono le storie, quelle favole ricorrenti che rendono simile tutto il territorio italiano, le streghe, i maghi e gli orchi che hanno popolato le fiabe di tutte le regioni. E sono storie avvincenti, che hanno incantato e tenuto con fiato sospeso generazioni e generazioni di bambini. Cent'anni fa nelle stalle dei contadini, ora nelle biblioteche, ma anche in casa mia, prima di andare a dormire. </div><div style="text-align: justify;">Quando mia figlia aveva pochi mesi, acquistai i 3 volumi delle Fiabe Italiane di Italo Calvino. Li ho tirati fuori dopo 5 anni, scegliendone uno per andare in vacanza, e lì è incominciata la magia. I miei due figli a chiedermi di leggerne un'altra, oppure di ripetermene una in particolare, e poi a fare domande e ragionamenti sulla principessa di turno, principi e re. Scopriamo che Biancaneve e i 7 nani aveva una versione veneta e una pugliese, che Pollicino e Cappuccetto Rosso popolavano l'immaginario dei bambini anche con altri nomi, e che i favolieri come Perrault non hanno inventato nulla, se non riutilizzare dicerie, leggende e favole popolari. Quelle che per i miei figli sono soltanto favole, per me sono ragionamenti, filologia, storia e geografia, un viaggio fantastico nelle radici della cultura italiana. </div><div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-86911203609474567042011-09-14T03:33:00.000-07:002011-09-14T03:33:09.963-07:00Promemoria: 5 per mille entro 30 settembre!!!<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_e2uYB036qjo/TSgAE9FXS1I/AAAAAAAAAE8/f33aKKhk6BQ/s1600/5_per_mille.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://3.bp.blogspot.com/_e2uYB036qjo/TSgAE9FXS1I/AAAAAAAAAE8/f33aKKhk6BQ/s200/5_per_mille.jpg" width="180" /></a>Come l'anno scorso, il solito promemoria del 30 settembre, si tratta di una donazione molto importante e semplicissima: per chi non ha presentato 730 o altra dichiarazione, è sufficiente: compilare l'ultima pagina del CUD segnando il codice fiscale dell'ente/associazione beneficiata (e per questo i riferimenti li trovate sui rispettivi siti). Poi si mette in una busta chiusa, scrivendoci sopra</div> <em class="userFormat2">"DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF"</em> e indicando il proprio cognome, nome e codice fiscale.<br />
La busta va consegnata a un ufficio postale, a uno sportello bancario - che le ricevono gratuitamente - o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti...).Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-10400785645397574862011-09-13T06:11:00.000-07:002011-09-13T08:15:51.383-07:00Nuovi ticket sanitari Emilia Romagna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR_iiM-3N2qPIqqV8epEqN_A9wS4OiZJZQQWGg8oGjOZxXUKxl9" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR_iiM-3N2qPIqqV8epEqN_A9wS4OiZJZQQWGg8oGjOZxXUKxl9" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Sono appena rientrata dalla consegna dei 4 moduli relativi alla mia famiglia, per avere un ticket correlato al reddito <b>LORDO</b> famigliare. Tutta la normativa, quanto si paga, è spiegata a <a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR_iiM-3N2qPIqqV8epEqN_A9wS4OiZJZQQWGg8oGjOZxXUKxl9">questo link</a>. "I bimbi sotto i 6 anni non pagano, tranquilli!!!" Ora però vorrei fare qualche piccola considerazione sulla <i>superficialità</i> con cui è stata emanata questa legge, e sulla superficialità imperante nelle nostre strutture, in un tempo di ristrettezze nelle quali non credo si possano trascurare semplificazioni grossolane che generano iniquità. </div><div style="text-align: justify;">Mi chiedo e continuo a chiedermi perchè si sia deciso di prendere come riferimento il reddito<b> LORDO</b> famigliare. </div><div style="text-align: justify;">Non credo che una famiglia composta da due coniugi senza figli possa essere equiparata, in fatto di disponibilità economica, ad una con figli. Anche in fatto di spese sanitarie, abbiamo passato un annetto che con le spese mediche ci si pagava una vacanza, anche costretti a rivolgerci a visite specialistiche a pagamento data l'inefficacia e talora la dannosità di quelle erogate dal servizio pubblico (e mi fa male il cuore, a dirlo, molto male). </div><div style="text-align: justify;">E se con le spese mediche per i figli ci si paga una vacanza (e ancora bene che possiamo permettercelo), diciamo che con le spese delle rette dell'asilo ci si finanzia una bella automobile. </div><div style="text-align: justify;">Ho chiamato questa superficialità. Perchè sono anni e anni che i servizi alla persona, le case popolari, le rette degli asili e quant'altro fanno riferimento a un'altro tipo di redditometro, che si chiama ISEE, che tiene in considerazione delle condizioni economiche molto più verosimili per una famiglia. Ha dei limiti, che corrispondono a alcuni parametri che possono essere settati ad arte e ovviamente non riesce a intercettare i redditi non dichiarati, ma rispetto a questa (che comunque con gli evasori ha lo stesso effetto) è molto più evoluta. E non è difficile calcolarla per chi ne ha bisogno, ogni CAF la elabora pressochè gratuitamente.</div><div style="text-align: justify;">La differenza è grossa. Ci sono migliaia e migliaia di famiglie, in Emilia Romagna (giusto perchè qui la cosa è trattata così), in cui entrano due stipendi ma non potrebbero affidarsi ad una unica fonte di reddito anche solo per le ondate di mobilità, crisi e chiusure di reparti e ditte. A queste famiglie, che magari hanno anche bisogno di risparmiare qualcosa per l'eventualità che uno dei componenti rimanga senza lavoro, si chiede come a chi ha un lavoro garantito e sicuro e nessun familiare a carico. Di questi tempi essere dipendenti di ditte private non è fonte di sicurezza e anche il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non garantisce nessuno di arrivare tranquillo alla pensione. </div><div style="text-align: justify;">E' superficialità, questa. Perchè i sacrifici delle famiglie non li fanno i genitori, ma tutti i componenti, e nella fattispecie, saranno<b> I BAMBINI AMMALATI</b> figli di coniugi sposati e conviventi a pagare di più.</div><div style="text-align: justify;">Ok, volete il rimedio? Semplicissimo. Quando una regola è superficiale i modi per aggirarla sono luminosi ed evidenti, così evidenti e intoccabili perchè sono gli stessi rappresentanti politici a farne un utilizzo anche smodato (e si limitassero a questo). Non sposatevi. Fatelo per il bene dei vostri figli. Non sposatevi. E soprattutto tenete le residenze separate (il che vi servirà anche per pagare meno con la seconda casa). In questo modo, poichè anche con gli asili il mio Comune non si sogna minimamente di chiedere conto a entrambi i genitori della rispettiva parte di retta, qualora non appartenenti allo stesso nucleo fiscale, risparmierete una bella cifra, con cui, una volta cresciuti i figli, potrete scegliere se finanziargli l'automobile o magari un bel banchetto, ma mi raccomando, non quello di nozze.<br />
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</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-550915651068590721.post-54075165805342117932011-09-08T09:26:00.000-07:002011-09-08T09:26:40.611-07:00Green washing, quando il verde lava più bianco<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQZVHU2aISsyxIJlU3NWvwTpx9PJwT7uspImPM2KBsSfyqpw5mNyw" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="132" src="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQZVHU2aISsyxIJlU3NWvwTpx9PJwT7uspImPM2KBsSfyqpw5mNyw" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ecco qui. Chissà quante volte abbiamo storto il naso di fronte a un'azienda che per promuovere un prodotto notoriamente inquinante ne ha semplicemente dipinto di verde i contenitori, o inverdito tutto il relativo marketing. Vale per i detersivi, vale anche per le compagnie petrolifere. Quando ci capitano tra le mani questi prodotti e ne leggiamo le formule e gli ingredienti, solitamente li lasciamo al loro posto sentendoci anche un po' presi in giro, poi puntualmente ci capita la persona fiduciosa che ci racconta di quanto ne usa poichè è più ecologico... Oggi so che tutto ciò ha un nome: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Greenwashing">greenwashing</a>, termine da sfoderare prontamente di fronte a tali abusi di comunicazione. </div>Unknownnoreply@blogger.com0