martedì 17 luglio 2012

Capricci? La doccia li spazza via tutti!

La vedete? Potrebbe benissimo essere la foto della mia 'grande', scattata esattamente domenica, mentre, esasperata dai capricci veramente impossibili, l'ho messa sotto la doccia. L'espressione ci sta proprio tutta. E' stato...divertente, liberatorio  per tutte e due, anzi, per la precisione, per tutti e tre, visto che tra i renitenti alla doccia e a qualsiasi umana proposta della giornata c'era anche 'il piccolo'. Loro strillavano che non la volevano fare, e questo ha reso la battaglia ancora più avvincente. Ho vinto io, e alla fine erano tranquilli e soavi. Il caldo è pesante in questi giorni, e i conflitti possono aumentare. Meglio lasciare all'acqua il ruolo di paciere, anestetizzandoli con l'aroma del docciaschiuma profumato (questa volta confesso che avevo acquistato "Dolci Notti", affidandomi ciecamente al messaggio pubblicitario, capirete che qualche speranza effimera talvolta aiuta). Poi quando non la vogliono fare devo dire che si risparmiano tempo ed acqua perchè in 5 minuti me li ritrovo belli lindi senza barchette o bolle di sapone o giochi lunghissimi tipici di questi riti. 

mercoledì 11 luglio 2012

Le 100 cose da fare per essere un Eroe e sopravvivere sempre e ovunque

Ecco il libro che ho scoperto ieri, con tanto di indice (4,9 euro). E' stato un colpo di fulmine, anche ieri sera a casa ci siamo divertiti a leggere di come evitare gli ippopotami e come sopravvivere alle sabbie mobili. 
D'altra parte in mezzo a queste soluzioni di problemi abbastanza improbabili ci sono anche suggerimenti per affrontare il bullismo e anche un eventuale blocco dell'ascensore, da leggere in alternanza alle tecniche di costruzione dell'igloo e ai vari inconvenienti che capitano durante le spedizioni più ardite.
Insieme alla Stefi (che comunque è il top), questo libro è riuscito a far spegnere la tv, e questo è un potere non da poco. Potrebbe essere interessante trovare attività che convincano i fanciulli a spegnere lo scatolotto delle meraviglie, molto più interessante che imponendo regole rigide. Che facciamo, ci proviamo?(nuovo edc tag: meglio della tv...)

giovedì 5 luglio 2012

I sacchetti biodegradabili: peccato buttarli!

Evviva la raccolta dell'umido. Oggi posso dirlo, mentre solo l'anno scorso confessavo a BabyGreen di non riuscire a praticarla. Cosa è cambiato? E' successo che la nostra via è stata coinvolta in una raccolta differenziata ben organizzata, con tanto di operatori che hanno distribuito sacchetti per la raccolta di vetro, plastica e carta e il contenitore per l'umido. Conseguentemente al giro degli operatori, anche su richiesta degli abitanti,  sono stati adeguati i cassonetti di carta e plastica (mentre in precedenza il cassonetto della plastica non era presente e quello della carta era insufficiente). 
Il contenitore per i rifiuti organici,  caratterizzato da tanti forellini sul coperchio in modo da lasciare traspirare il contenuto, è davvero impareggiabile quanto a capacità di mantenere il rifiuto umido in condizioni decenti per diversi giorni, anche sul balcone con queste temperature. E così per noi non è di nessun peso raccogliere gli avanzi di cibo, anzi direi che è vantaggioso. Il primo motivo per cui è meglio separare l'umido dal secco è che senza i rifiuti organici anche il sacchettone del secco può esere smaltito quando è proprio pieno, senza cattivi odori o deterioramenti abbastanza molesti. E questo anche dal punto di vista dell'igiene è positivo. 
Il secondo vantaggio è che abbiamo finalmente scoperto il meraviglioso mondo del Mater-Bi. Premesso che i sacchetti riesco ad averli gratuitamente, in quanto il gestore dei rifiuti li mette a disposizione in diversi supermercati, essi possono essere usati in molti modi prima di raggiungere la destinazione finale.
Ad esempio ne faccio ampio uso per contenere le ciabatte dei bimbi nella borsa della piscina, o calze nelle valige, o qualsiasi altra attività che si possa svolgere con equivalenti non degradabili.

Ad esempio i sacchetti che si usano per conservare le verdure in frigorifero. Ho notato che conservando i cespi di insalata nel sacchetto biodegradabile, questi durano di più, rimanendo più asciutti.  
Questo mi ha anche fatto pensare a come certi sistemi rimangano ancorati a abitudini assurde: lo stesso supermercato - con tanto di intere linee di prodotti green, che pure è stato costretto ad abolire i sacchetti di plastica per contenere la spesa, mentre all'uscita distribuisce gratuitamente i sacchetti dell'umido, all'ingresso obbliga i clienti a servirsi di sacchetti in polietilene per la frutta e la verdura sfuse! Speriamo almeno che leggano escodicasa...